Alberto dopo Ushuaia: «In discesa recupereremo un po’ a Hintertux e Copper»
Tempo di bilanci post Ushuaia anche per la squadra di velocità, dopo le tre settimane di lavoro in Argentina, con situazioni decisamente variabili: da neve, vento e neve molle, a sole con manto molto duro. Trasferta indubbiamente condizionata dal mal tempo per metà, ma non tutti i mali, come si dice, vengono per nuocere.
PAROLA AD ALBERTO GHEZZE – «Tempo ‘tragico’ durante i primi giorni – ci dice il tecnico cortinese -. Ma meglio averlo trovato prima che dopo, visto che in questo modo abbiamo potuto fare un certo tipo di lavoro inizialmente per poi spingere un po’ verso la fine, con sole e neve dura. Certo, avessimo avuto altri 2-3 giorni a disposizione sarebbe stato tutto perfetto, ma il mio bilancio è comunque positivo. L’analisi va divisa a seconda delle discipline: le gigantiste hanno potuto lavorare tutto sommato bene, portando a casa le giornate preventivate, più o meno, ovviamente con condizioni di neve ben diverse: molle all’inizio, dura alla fine. Neanche per l’allenamento in superG possiamo lamentarci, anche se due giorni in più, ribadisco, li avrei fatti volentieri. Però siamo riusciti a fare un lavoro splendido su una pista lunga 1’25” con pochi tratti di piano, tracciato che vale tranquillamente una gara di Coppa del Mondo, anzi di più. Per concludere, in discesa effettivamente abbiamo almeno un paio di giornate da recuperare, però quanto meno abbiamo potuto lavorare sugli elementi base, inizialmente su un tracciato corto, di 40”, con salti, onde ecc. ecc., molto utile per le nostre caratteristiche, e poi con un tracciato sempre corto, ma più impegnativo. Tutto sommato, guardando al bilancio conclusivo, diciamo che abbiamo fatto leggermente meno rispetto allo scorso anno. Leggermente».
IDEE – «Io resto sempre dell’idea che sia meglio andare a sciare nell’altro emisfero, quando da noi è estate, per lavorare su più piste con neve invernale, quella che si ritrova in gara. Il ghiacciaio è un’altra storia. Certo, chi è rimasto a Zermatt ha sciato probabilmente più di noi, ma sulla stessa pista e con le stesse condizioni tutti i giorni. La Parva? Solitamente le condizioni in Cile, a quella quota, non sono mai splendide. Quest’anno invece anche i nostri ragazzi hanno trovato una settimana stupenda e quindi si sono allenati alla perfezione, ma non sempre va così. E non puoi ovviamente saperlo. A Ushuaia è arrivata una nevicata che non si vedeva da tantissimi anni. Sono situazioni che bisogna mettere in conto. Certamente si potrà valutare fra un anno, sempre che il gruppo di discesa rimanga questo, se non sia meglio andare a La Parva, o meno, principalmente per la discesa. Non è facile trovare il giusto compromesso. Per molte ragioni Ushuaia resta l’ideale, anche se qualche discesista magari potrebbe aver qualcosa di cui lamentarsi».
RAGAZZE – «Fisicamente – conclude Alberto – ho trovato le ragazze tutte in buona forma e questa è un’ottima base di partenza. Le gigantiste che preparano Soelden, Marsaglia, Curtoni, Pichler, sono a buon punto. Karoline davvero non sembrava nemmeno un’atleta reduce da un’operazione al ginocchio, per la quantità e qualità del lavoro che è riuscita a sostenere. Però deve avere come obiettivo la stagione interna e non Soelden. Non deve chiedere troppo a sé stessa subito, anche se lei è un’agonista nata. Unica cosa, in gigante, francesi a parte, ci è mancato un po’ il confronto con le altre, quindi non sappiamo a che punto sono le altre Nazioni. Con Worley e compagne, un giorno eravamo davanti, un giorno dietro. In generale bene, resta ora la necessità di avvicinarsi il più possibile al livello-gara. Per le altre atlete, sono contento che Daniela Merighetti non abbia sentito più nessun dolore, ovviamente è ancora in recupero da un infortunio. In situazioni più semplici era anche davanti a tutte, in altre no, ma è tutto normale. Elena Fanchini sta bene al netto dei suoi ‘acciacchi classici’, mi chiedo sempre come lei e Nadia riescano a sciare con quelle ginocchia. Ma quando Elena decide di schiacciare sull’acceleratore, va forte. Johanna Schnarf non ha più nessun tipo di dolore e quindi ha svolto un ottimo allenamento così come Verena Stuffer, che di solito a Ushuaia non rende granché per diversi motivi. E invece questa volta sì, sono rimasto contento delle sue giornate. Magari non di tutte, ma il bilancio per lei è positivo».
PROGRAMMI E COPPER MOUNTAIN – Ora per il gruppo di Alberto Ghezze un po’ di riposo prima di tornare due volte sugli sci, per un totale di nove giorni, tra Hintertux e un’altra località ancora da stabilire. Il tutto nel prossimo mese. Il 15 novembre, poi, il gruppo partirà alla volta di Copper Mountain, con due giorni di anticipo rispetto ai programmi iniziali, motivo per cui Merighetti e compagne avranno dieci giornate abbondanti per preparare le gare di Lake Louise. Che potrebbero essere sufficienti per presentarsi in ottime condizioni al cancelletto di partenza in Canada, a patto di trovare questa volta buone condizioni meteo, sempre. Nella prima settimana la squadra lavorerà assieme, poi le gigantiste del gruppo velocità (Curtoni, Pichler, Marsaglia) si trasferiranno a Vail per allenarsi con la squadra di Rulfi in vista della gara di Aspen. Le altre velociste (Merighetti, Elena Fanchini, Schnarf, Stuffer) continueranno la preparazione a Copper Mountain.
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In silence…feeling the strong power of Nature…increible Hanna Schnarf Posted by Verena Stuffer on Venerdì 2 ottobre 2015