Quando è sotto pressione Marcel Hirscher non sbaglia un colpo. Poco importa che dopo il gigante avesse dichiarato di non avere più stress perché una medaglia era già al collo. Come in gigante non c’è gara se Ligety non sbaglia, in slalom è sempre davanti lui, tranne quando inforca. Il podio mondiale dello slalom vede anche il compagno di squadra Mario Matt (+ 0.65) al terzo posto e al secondo il tedesco Felix Neureuther (+ 0.42).
ORO INDIVIDUALE – L’Austria con Hirscher ha vinto il primo oro individuale dopo quello a squadre. Due manche al comando quelle di Hirscher, due manche per entrare nella storia: un oro e un argento al suo Mondiale. Lui non sbaglia, mai. Quella pressione che ha letteralmente fatto a pezzi i suoi compagni di squadra del Wunder Team lo ha caricato. «Prima manche ok, ora vediamo cosa faranno gli altri» aveva twittato a metà gara, prima di riposarsi un po’ nel letto del suo albergo.
NEUREUTHER ARGENTO – Il tedesco ha fatto una grande seconda manche, ha dato tutto, ma contro questo Hirscher è dura, durissima. Alla fine il cronometro si è fermato 42 centesimi dopo. Quello di Mario Matt 65 centesimi dopo. Appena fuori dal podio lo svedese Andre Myhrer (+ 1.05).
PECCATO MANNI – Fuori nella parte alta del percorso Manfred Moelgg, che ha inforcato. Il ladino era quarto dopo la prima manche e perfettamente in corsa per il podio. Il sogno di una seconda medaglia è sfumato. Male anche gli altri azzurri: undicesimo Stefano Gross (+ 2.31), fuori Patrick Thaler, deragliato nella prima Giuliano Razzoli.
TOP TEN – Dopo Myhrer, al quinto posto Ivica Kostelic (+ 1.12). Una bella seconda manche, ma non è bastata per salire sul podio. Non è bastata neanche ad Alexis Pinturault (sesto, + 1.24) che torna a casa senza medaglie. Settimo Fritz Dopfer (+ 1.49), ottavo Jens Byggmark (+ 1.82), nono Mattias Hargin (+ 1.93), decimo Mitja Valencic (+ 2.17).