Ottant’anni di spettacolo, 80 anni di acrobazie, emozioni e peripezie. E anche brutte cadute. Ottant’anni di Hahnenkamm-Rennen. Kitzbühel si è vestita a festa, il fine settimana più importante dell’anno sta per iniziare: oggi il superG, ma la grande attesa è per la gara di discesa di domani. È una giornata spettacolare in Austria e il clima non è poi così freddo. I treni iniziano ad arrivare e sono tutti pieni, zeppi di sciatori e tifosi. Fermata Hahnenkamm (sì, a Kitz c’è una fermata dedicata alla gara), destinazione parterre. Immenso, pronto ad accogliere tifosi in festa. Pieno di persone di tutte le età, colmo di Vip.
LA GARA – Oggi il superG, con partenza alle 11,30, il primo a scattare dal cancelletto di partenza sarà il tedesco Josef Ferstl, seguito dall’austriaco Christian Walder e dal rientrante Marco Odematt, che si era infortunato in Alta Badia. Gli azzurri: pettorale 6 per Mattia Casse, 16 per Christof Innerhofer che ritorna in gara. «Deciderò questa mattina se fare il superG – dice -. La pista è simile al primo giorno, ma nelle zone dove non entriamo a fare ricognizione è davvero lucida. Per quanto riguarda le mie condizioni sono davvero al limite». Pettorale 24 per Emanuele Buzzi, 29 per Peter Fill: «Le condizioni sono perfette, qui è tutto speciale e conservo ricordi bellissimi di questa località. Bisogna avere il coraggio di affrontare questa pista». E poi il veterano della squadra azzurra si rivolge allo sfortunato Paris: «La sua perdita è pesante, ma tutti noi dobbiamo continuare a dare il meglio, sono sicuro che Dominik farà il tifo». Pettorale 31 per Matteo Marsaglia: «C’è ancora qualcosa da sistemare, ma sono ottimista, non mi rimane che ingranare la gara giusta. Questo è un superG che ho sempre odiato, non ho quasi mai visto il traguardo in questa specialità». L’Italia schiera anche Davide Cazzaniga (38), Guglielmo Bosca (44).