GUTEN TAG – Le lacrime di Schmidhofer, l’orgoglio di ‘nonno’ Guay

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Le lacrime e l’orgoglio. La giovane promessa mai sbocciata e l’eterno mito dei nordamericani bravi quando conta di più, come ci raccontano Mondiali e Olimpiadi da tempo immemore. E’ una rassegna iridata bellissima per l’atmosfera che si respira in giro, per il coinvolgimento emotivo di un’intera Nazione, per il paesaggio innevato e, dulcis in fundo, il centro storico di St. Moritz, semplicemente meraviglioso. Nonostante i prezzi impossibili e… l’Italia ancora a secco di medaglie. Un Mondiale di sorprese e ritorni, come spesso capita. Buon giorno dal Canton Grigioni.

Weirather, Schmidhofer e Gut sul podio del superG iridato a St. Moritz 2017 (@Zoom agence)
Weirather, Schmidhofer e Gut sul podio del superG iridato a St. Moritz 2017 (@Zoom agence)

ORO – Le prime due vere storie da raccontare sono quelle di Nicole Schmidhofer ed Eric Guay. Tanto è già stato scritto, anche da parte nostra, qui non ci dilungheremo. Nel giorno delle prove cronometrate della discesa, ore 10.30 donne e 12.30 uomini, ci piace però ricordare le lacrime dell’austriaca sul podio e anche in conferenza stampa. Una giovane promessa due volte iridata jr (in un caso, sempre nel 2007, proprio davanti a Tina Weirather…), frenata da infortuni e inevitabile concorrenza interna in casa Austria, poi sbocciata d’incanto con una prova di superG coraggiosa e all’attacco martedì scorso. Un trionfo inatteso, certo, ma meritato, genuino a testimonianza della capacità del Wunderteam di alzare il rendimento nelle grandi rassegne. L’immagine dei Mondiali, finora, ci pare proprio quella che vi mostriamo in apertura di questo articolo, con Lara Gut che dolcemente asciuga le lacrime sul visto di Nicole Schmidhofer, al parterre di St. Moritz.

Nicole Schmidhofer (@Zoom agence)
Nicole Schmidhofer (@Zoom agence)

CAMPIONI – Dall’altra parte, a livello maschile, ecco l’incredibile oro di Eric Guay, a distanza di pochi giorni dal pauroso volo di Garmisch e di sei anni dal precedente successo iridato in discesa, proprio in Baviera, nel 2011. Il canadese entra nel mito: solamente tre atleti, Pirmin Zurbriggen, Bode Miller ed Hermann Maier sono stati in grado di conquistare l’oro mondiale sia in superG che in discesa. Non solo. A 35 anni e mezzo diventa il più anziano campione del mondo di sempre, battendo il recente record (Vail 2015) di Hannes Reichelt. Al termine di una prova sublime, la miglior gara della carriera (5 vittorie e 25 podi in Coppa del Mondo), con gli applausi anche di Jansrud, campione di sportività. Bella favola, ‘nonno’ Guay (in realtà papà di tre splendidi figli).

Da sinistra: Jansrud, Guay ed Osborne-Paradis sul podio iridato a St. Moritz 2017 (@Zoom agence)
Da sinistra: Jansrud, Guay ed Osborne-Paradis sul podio iridato a St. Moritz 2017 (@Zoom agence)

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