La sera del 13 dicembre si sono svolti gli slalom giganti paralleli che contraddistinguono la Coppa del Mondo di snowboard alpino. Sulla pista “Tondi di Faloria” di Cortina d’Ampezzo l’Italia della tavola si è confermata un’eccellenza a livello mondiale: il 39enne di Fié allo Sciliar Aaron March ha battuto in big final l’austriaco Benjamin Karl, mentre la finale per il terzo posto è stata tutta italiana, e l’ha vinta il livignasco Maurizio Bormolini.
Il livello della Nazionale italiana di snowboard, guidata da Cesare Pisoni, è stato alto anche al femminile. Jasmin Coratti, Elisa Caffont e Lucia Dalmasso sono tra le migliori atlete al mondo dello snowboard alpino, e a Cortina Coratti è andata a un passo dal podio.
La prestazione dell’Italia maschile è stata dominante. Detto dei tre atleti su quattro in semifinale, ce n’erano comunque cinque (Daniele Bagozza, Domink “King Fisch” Fischnaller, ed Edwin Coratti, fratello di Jasmin) agli ottavi di finale. Il principale motivo per cui gli italiani vengono eliminati è che si eliminano a vicenda, in sfide tutte italiane, come successo ai quarti di finale tra Fischnaller e Bormolini.

Aaron March al termine della gara di Cortina: «Le gare in notturna mi piacciono tantissimo e amo Cortina. Vincere qui è speciale, vincere in Italia è speciale! La pista ha dei punti chiave da trovare, capire e interpretare al meglio: l’esperienza mi ha portato a spingere nei punti giusti».
Le gare hanno anche espresso tutta l’internazionalità della sfida: pretendenti al podio sono state, per esempio, la giapponese Tsubaki Miki e la canadese Kaylie Buck. Tra gli uomini, similmente, sono arrivati ai quarti di finale il polacco Oskar Kwiatkowski e il giapponese Shiba Masaki.
L’impegno di Cortina per lo snowboard
L’undicesima edizione del gigante parallelo si è svolta su un tracciato molto tecnico, che è piaciuto molto agli atleti, preparato da Denis Constantini, presidente dello Snowboard Club Cortina e del Comitato Organizzatore dell’evento.
«Per mesi abbiamo lavorato per far sì che questa tappa di Coppa del Mondo di Cortina fosse ancora più speciale – ha detto Constantini – Per noi ogni edizione è importante, ma mettere in scena una gara di selezione per le Olimpiadi è una responsabilità non da poco. Ci abbiamo creduto tutti e abbiamo investito ancora più energie nel rendere la pista Tondi di Faloria la miglior pista per i nostri campioni. Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro instancabile della nostra squadra, in pista come all’ufficio gare, e al supporto costante che abbiamo ricevuto dalla Federazione Internazionale, dalla Federazione Nazionale, da Fondazione Cortina, dalle numerose Istituzioni, dalle Forze dell’Ordine, dai volontari e da tutti i partner che hanno creduto in noi».

Soddisfatto della realizzazione dell’evento anche il presidente di Fondazione Cortina, Stefano Longo: «Anche per questa edizione, lo Snowboard club Cortina e le tante realtà che collaborano con esso per il gigante parallelo di Coppa del Mondo hanno svolto un lavoro di eccellenza, confermando la grande tradizione e la grande professionalità che caratterizzano il mondo della neve ampezzano. Una realtà, quella di Cortina d’Ampezzo, che si avvicina a grandi passi verso il grande evento delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi ma che già guarda con attenzione e determinazione in prospettiva, ai tanti eventi, delle più diverse discipline, che si svolgeranno nella Conca a partire dal 2027, eventi che contribuiranno a fare di Cortina uno degli hub internazionali di riferimento per gli sport invernali».




