Franzoso, lo sciatore che voleva diventare ingegnere

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Matteo Franzoso è uno di quei ragazzi che abbiamo visto crescere, che abbiamo seguito già dalle categorie Children. E con come tutti i bambini e poi ragazzi, aveva dei sogni. La sua “scheda atleta” che avevamo pubblicato dieci anni fa, datata 2015.

Tecnica, potenza o istinto? Spiegaci la tua sciata.
«Scio con linee molto alte e precise sopra il palo, cercando di condurre bene e spingere per tutta la curva».

Quanti giorni hai dedicato agli allenamenti estivi sulla neve e ‘a secco’?
«Ho fatto circa sessanta giorni tra estate e autunno. Nel ‘tempo libero’ mi sono dedicato ad atletica, bici, nuoto e un po’ di corsa in montagna. Ogni settimana un giorno di riposo, non di più».

Raccontaci una tua superstizione…
«In partenza, quando posso, metto gli sci 10 numeri prima del mio pettorale».

Ti è capitato che qualcuno ti dicesse ‘te l’avevo detto…’?
«No, non ancora».

Papà e mamma: che rapporto hai con uno e l’altro?
«Sia con la mamma, sia con il papà ho un ottimo rapporto».

Qual è il tuo riferimento in Coppa del Mondo?
«Sicuramente l’austriaco Marcel Hirscher».

Ti piace il calcio? Quale squadra gioca meglio? Perché?
«Mi piace il calcio, ma non lo seguo molto. Tifo comunque per il Genoa».

Quali sport pratichi oltre allo sci?
«Mi piace molto andare in bici con i miei amici».

Quali obiettivi ti sei dato per questa stagione?
«Preferisco fare e non dire perché sono scaramantico».

C’è qualche insegnante con cui hai un rapporto speciale a scuola?
«In questo sport non si va molto a scuola, quindi è difficile avere un rapporto speciale con i professori. Per dirne uno il Preside».

Ragazze? Come siamo messi?
«Nessuna».

Chi è il tuo allenatore di riferimento? Descrivicelo…
«Il mio tecnico è Alessandro Giordano, detto ‘Giurda’. È un allenatore molto riflessivo e calmo, mi dà molta sicurezza e mi sta insegnando molto sia nello sci, sia nella vita. Uno dei suoi difetti? Non risponde al cellulare anche se è molto tecnologico».

In skiroom come te la cavi?
«Sto iniziando ora a capire come fare gli sci».

Sogno nel cassetto, escluso lo sci?
«Provare a laurearmi in ingegneria».

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