#Fosson20 – La linea del Val d’Ayas: più giorni in estate, meno in autunno

«I ragazzi che saranno convocati al Fosson sono quelli che l’estivo lo hanno fatto». Parola di Ivan Nicco, direttore tecnico dello sci club Val d’Ayas, allenatore di grande esperienza che ha seguito anche la squadra Asiva prima e quella Nazionale. La sua filosofia è più lavoro in estate e meno durante l’autunno. Il motivo è racchiuso dietro le statistiche, che dicono che la partecipazione a questo tipo di programma è maggiore. «Quando ti presenti al cancelletto di partenza del memorial Fosson sai che potresti aver appena trascorso lunghi periodi lontano dallo sci – spiega Nicco -. Non vado per forza a cercare la neve per preparare l’evento, la preparazione è funzionale all’intera stagione, il Fosson è un evento che serve per far fare esperienza ai ragazzi». 

La linea di Nicco è chiara: ai Santi non si scia e allora via con le attività alternative. Per esempio il pump track con i roller sulla pista di Tavagnasco, utilizzata molto per le categorie fino ai Ragazzi, ma ora sfruttata anche dai più grandi come alternativa all’acrobatica che ora non si può più fare. Con Cervinia che ha riaperto le piste ai soli atleti, forse i programmi saranno rivisti. In estate comunque, il Val d’Ayas ha messo nelle gambe svariati giri di allenamento. 

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