Loghi troppo grandi sulle maschere potrebbero portare alla squalifica
La polemica monta da tempo. Ted Ligety nel suo blog se ne era già occupato (essendo doppiamente parte in causa, come atleta e socio di un’azienda che produce caschi e maschere). La FIS, come annunciato nel Consiglio di Schladming dello scorso novembre, intende applicare alla lettera le sanzioni per le violazioni legate alle dimensioni dei marchi. In pratica il problema esiste soprattutto per caschi e maschere dove lo spazio è poco e viene sfruttato al massimo dalle aziende, spesso superando le dimensioni imposte dalla federazione. La FIS dunque ha da tempo fatto sapere che sarà inflessibile e che la violazione comporterà la squalifica dell’atleta e il pagamento di una multa di 100.000 franchi svizzeri. Della questione si sta parlando proprio in questi giorni al Congresso FIS in Corea. Marcel Looze, event e sponsor manager della FIS, lascia però aperto uno spiraglio, secondo quanto dichiarato a skiracing.com, facendo intendere che le regole attuali permettono vari livelli di sanzioni e non implicano un’immediata squalifica per violazioni minori. In passato Erik Guay venne sorpreso sul podio con un logo troppo grande e solamente ‘ammonito’ verbalmente. Intanto Ligety, dal suo account Twitter continua a sostenere la sua equazione: «Rendere lo sci uno sport per amatori, uccidere l’abilità degli atleti di essere ‘appetibili’ commercialmente per farli ‘chiudere’».