Fanchini, Brignone, Karbon, Marsaglia: a voi!

Sochi 2014 Live – Oggi tre giri di gigante e niente 'sciata in pista'

Quarta prova olimpica per le nostre, domani c’è il gigante. Oggi solo tre giri di allenamento, perchè dopo il cielo si è chiuso completamente per la nebbia e ‘sciata in pista’ annullata. Intanto hanno ‘barrato’ il pendio. E’ tempo di gigante, partenza anticipata alle 9.30 per evitare il maltempo nelle ore centrali della giornata, con Nadia Fanchini prima azzurra al via con il numero 10. Subito a seguire Federica Brignone, poi Denise Karbon con il 15. Francesca Marsaglia parte per ventitreesima. L’Italia riparte dal quarto posto di Daniela Merighetti in discesa, il miglior risultato della ‘banda di Alby’. Intanto la ‘compagine del Mago’ è pronta per stupire. Ieri Livio Magoni, il responsabile delle slalomgigantiste, ieri sembrava sereno e determinato come non mai. La squadra è in crescita, i risultati si vedono, manca ancora il podio. Livio, le ragazze e il suo staff se lo meriterebbero davvero.

LE AZZURRE SONO CARICHE – «Finalmente arriva la mia gara. Sono in Russia da diversi giorni e conosco il tracciato. Non sarà facile, ma cercherò di inserirmi nella battaglia per le medaglie». «Spero di essere la sorpresa del gigante. Sto bene e in gigante quest’anno mi trovo davvero a mio agio», fa sapere Francesca Marsaglia». Ecco Nadia Fanchini: «Dopo un inizio difficile ai Giochi, spero di sbloccarmi in gigante Tecnicamente e in allenamento va bene, voglio trasformare sensazione e condizione in gara». Arriva la ‘veterana’ Denise Karbon, alla quarta Olimpiade: «La gara olimpica è una gara a se’, particolare, secca. Contano tanti fattori, cerco di sfruttare la mia esperienza ed attaccare senza tentennamenti». Attaccare, provarci, osare.

PLANCKER SUONA LA CARICA
– Ecco cosa afferma il direttore tecnico Raimund Plancker: «Bisogna crederci. Nelle tre gare ‘veloci’ mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra. Alle ragazze abbiamo detto che bisogna sfruttare appieno questa occasione. Le Olimpiadi non capitano tutti i giorni, bisogna cercare il risultato, attaccare. Il pendio? Si parte con un muretto dove gli organizzatori hanno preparato quattro-cinque onde dove sarà necessario assecondare il terreno e fare velocità. Poi un muro di media pendenza e quindi il piano che porta al traguardo».

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