Da Sappada arriva la prima medaglia azzurra all’Eyof 2023. Arriva dal fondo, dalla 10 chilometri in tecnica tecnica. La stoccata d’oro è quella di Gabriele Matli, diciassettenne ossolano appena entrato nel Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Una passione tramandata di padre in figlio, quella del fondo. Vive in Valle Antigorio e studia Agraria per portare avanti l’attività di famiglia, quella della produzione del famoso formaggio Bettelmatt.
Nel nuovo stadio del fondo sappadino ha saputo gestire al meglio la gara, con materiali performanti, anche con un po’ di neve caduta prima e durante la competizione, e si è smesso alle spalle una coppia di svedesi, Simon Nordlander e Hugo Nilsson, che in pratica hanno fatto gara parallela, staccati tra loro di un centesimo, a 47 secondi da Matli.
Per la squadra azzurra anche l’ottimo quinto posto del bormino Federico Pozzi (a 10 secondi dal podio) e il nono del livignasco Niccolò Bianchi, mentre il valdostano Tommaso Cuc ha chiuso in ventunesima posizione.
Nella gara rosa, sulla distanza di 7,5 chilometri, la Svezia festeggia l’oro con Mira Goeransson che precede la finlandese Silva Kemppi e la tedesca Lena Einsiedler. La migliore delle azzurre è la portacolori dei Carabinieri Marie Schwitzer dodicesima, ventunesima un’altra altoatesina, Marit Folie, ventitreesima l’emiliana Anna Maria Ghiddi, ventinovesima la bergamasca Martina Bonacorsi.
Una medaglia d’oro a Sappada è un bel segnale. Nella patria degli sci stretti, dove le bandiere del fans club di Lisa Vittozzi sono un po’ appese ad ogni balcone, e dove due monumenti del fondo azzurro sono di casa, Pietro Piller Cottrer e Silvio Fauner. Di casa e in pista, visto che entrambi erano presenti sul tracciato con la divisa blu degli organizzatori. «Questa pista – ci hanno spiegato – è stata sistemata per questa rassegna. Il disegno precedente era un po’ datato, così è stato adeguato alle esigenze attuali. Abbiamo già fatto un test event in Coppa Europa, i riscontri sono stati positivi, diciamo che siamo pronti anche per la Coppa del Mondo».
Tracciato bello vario e impegnativo, con le salite dedicate ai tre campioni local, oltre che ai Camosci, lo storico club sappadino, sempre impegnatissimo nel crescere i giovani.