I giovani talenti preoccupano un po’ (o un po’ tanto?) la DSV, Deutscher Skiverband, Federazione Sci Tedesca, che si interroga sul proprio futuro: Dürr, Straßer, Weidle. E poi, si chiedono da quelle parti? In Germania se ne parla e l’analisi è firmata dalla penna arguta di Chiara Theis. «Nella Coppa del Mondo di sci – si legge – veterani come Lena Dürr e Linus Straßer assicurano il successo, attualmente, alla squadra. Ma chi sarà il prossimo? Lo sci alpino in Germania ha un problema con i giovani: gli sciatori di talento abbandonano presto o si infortunano. E DSV sta provando a reagire per cambiare questa situazione», che per altro, aggiungiamo noi, si verifica pure in altri Paesi.
Medaglie ai Campionati iridati, titoli vari, podi in Coppa del Mondo: Lena Dürr, Linus Straßer, Kira Weidle-Winkelmann e Alexander Schmid, soprattutto loro, hanno ripetutamente assicurato il successo negli ultimi anni. Sono e restano i migliori atleti dell’Associazione Tedesca Sci (DSV). «Ma – scrive Theis – sono anche sciatori maturi. Dürr ha già 33 anni, Straßer 31, Schmid 30, mentre Weidle-Winkelmann è ancora la più “giovane” tra questi nomi, con i suoi 28 anni. E chi sarà il prossimo? Se si guarda alla classifica della Coppa del Mondo, nessuno per molto tempo».
Il più grande talento tedesco al momento risponde al nome di Emma Aicher, la ventenne che nella scorsa stagione ha portato a termine gare in tutte le specialità. «All’inizio sembrava super promettente – le parole ancora di Theis – ma se si guardano i risultati della sua stagione scorsa, si rimane un po’ delusi: è uscita in 13 occasioni e ha mancato la seconda manche tra slalom e gigante per sei volte. Aicher, che proviene dallo slalom, ma ha anche un grande talento per le discipline veloci, è comunque destinata a diventare la prima atleta polivalente della squadra DSV dopo Maria Höfl-Riesch. Ma chi può veramente succedere a Maria»?
Questa la strategia degli allenatori: «Non possiamo sviluppare la velocità di qualcuno solo sulle discese e sui training di Coppa del Mondo, soprattutto perché un allenamento su due è stato cancellato nella scorsa stagione», dice il direttore dello sci alpino, Wolfgang Maier, a proposito dei risultati deludenti dello scorso inverno. Tuttavia, sottolinea anche ciò che crede Aicher sia in grado di fare in futuro: «A lungo termine, ha il potenziale per vincere una Coppa del Mondo generale». L’ultima volta (e anche l’unica) che Maria Höfl-Riesch ha ottenuto questo risultato per la Germania è stato nella stagione 2010/11, ma per arrivare a un simile traguardo Aicher deve lavorare anche tanto. Ha comunque il tempo dalla sua parte.
Ecco a proposito. Emma Aicher e poi? Una cosa è chiara: DSV, la Federazione tedesca, ha bisogno di più di un talento per un futuro di successo. Per ora le prospettive non sembrano particolarmente buone: «Vediamo sempre lo stesso schema. Portiamo persone relativamente buone fino a un certo livello nei ranghi giovanili. Per esempio, ora abbiamo 25 giovani atleti fino all’U21 nella top 10 della classifica mondiale per la loro fascia d’età. Non è male, ma poi non riusciamo a farli crescere», ha detto Maier a proposito della situazione attuale.
E perché DSV non riesce a far crescere i propri giovani atleti? Sono proprio queste le domande che Maier e i suoi colleghi si pongono: «C’è da chiedersi se non si siano formate persone adeguate alla loro età? Abbiamo “specializzato” gli atleti troppo presto? O non hanno ancora la capacità fisica di sciare a certi livelli?». La risposta probabilmente sta nel mezzo. In ogni caso, DSV è determinata a contrastare gli sviluppi negativi. Come misure concrete, l’Associazione ha messo insieme un team professionale di riabilitazione e prevenzione: «Perché riconosciamo che dobbiamo mantenere i nostri atleti in salute», aggiunge Maier. Più volte i migliori talenti sono stati rallentati da gravi infortuni. Come capitato ad altre Nazioni, del resto. Questo è anche il caso attuale: «Nickco Palamaras (americano naturalizzato tedesco, NdR), uno sciatore davvero in gamba, si è rotto il legamento crociato di un ginocchio settimana scorsa. Si tratta di nuovo di un vero e proprio infortunio». Palamaras era probabilmente sul punto di entrare nella squadra di Coppa del Mondo, ma ora dovrà sottoporsi a mesi di riabilitazione.
Per rendere questi casi meno frequenti, DSV sta investendo sempre più in consulenze nutrizionali mirate per gli atleti e per i propri chef. È un primo passo per la prossima generazione, ma il capo DSV Alpine sa anche che «ci vuole tempo». La domanda decisiva per il futuro rimane la stessa per Maier e la Federazione: «Saremo in grado di gestire i nostri grandi-talenti?».