Elena Curtoni e l’avvio burrascoso: «Seguita ovunque»

Elena Curtoni ha festeggiato il compleanno a cinque cerchi, ma non si aspettava di arrivare in Cina e vivere il grande incubo. Nessuna positività al Covid, ma comunque controlli su controlli per “colpa” di un contatto stretto dopo il volo da Milano Malpensa a Pechino.  Anche in questo caso le procedure si complicano e complicano anche i piani soprattutto degli atleti. «È stato un inizio di Olimpiade un po’ burrascoso – racconta la valtellinese -. In villaggio ho una persona fuori dalla camera che mi aspetta e mi segue durante tutti i miei spostamenti, non si capisce esattamente cosa si può e non si può fare». 

Elena Curtoni però cerca di restare concentrata e di pensare alla sua Olimpiade, la prima della carriera. «Cerco di isolarmi e pensare solamente allo sci, chiaramente userò il gigante per rompere il ghiaccio e cancellare questi giorni di tensione». La gara di Elena non è certo il gigante, punterà in primis sul programma della velocità. Sarà il superG, la neve mi piace molto e cercherò di mettere in pista tutto quello che solitamente faccio in Coppa del mondo – spiega -. La pista è molto ripida, arrivo a questo appuntamento nello stato di forma e di risultati che mi ero prefissata all’inizio della stagione, l’obiettivo è mantenere lo stesso livello, la gara è secca e le variabili sono tante, occorre essere pronta a sfruttarle». Elena Curtoni sta forse disputando la sua miglior stagione di sempre, arriva da una bellissima vittoria a Cortina e cercherà un’altra conferma. Nell’appuntamento che vale una carriera.

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