E venne il giorno di Maria

A vederle in partenza, proprio prima del via dello slalom, una dietro l’altra, sembrava profilarsi la stessa storia: Maria Hoefl-Riesch concentrata, viso teso, Tina Maze sorridente, quasi strafottente. Invece… invece l’oro della supercombinata è andato alla tedesca che ha rifilato 46 centesimi alla slovena. Terza Niki Hosp (un secondo tondo di ritardo), la meno ‘cool’ tra le austriache, che ha beffato la compagna di squadra Michaela Kirchgasser, uscita in lacrime dallo ski stadium e per 64 quattro centesimi fuori dal podio. Poi altre due austriache: Zettel (a 1.79) e Goergl (a 2.32). Settima la migliore delle azzurre, Sofia Goggia (+ 2.77). Dietro di lei Julia Mancuso (Usa, + 3.33), Sara Hector (Swe, + 3.67) e Dominique Gisin (Sui, + 3.68). Ha inforcato dopo poche porte, nel boato di delusione dello ski stadium, Anna Fenninger, campionessa in carica e alla seconda ‘steccata’ dopo il superG. L’austriaca era prima a pari merito con Tina MazeFuori anche la svizzera Lara Gut, quarta nella discesa. Al tredicesimo posto Elena Curtoni (+ 4.28) e al quindicesimo Elena Fanchini (+ 5.14). «Lo slalom non fa per me, diciamo che è stato un buon allenamento per la gara di domenica» ha detto la camuna al traguardo. Daniela Marighetti, settima dopo la discesa, ha deciso di non fare lo slalom per non sollecitare la schiena in vista della gara di domenica.

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