VAL GARDENA LIVE – Due vittorie in due giorni, duecento punto che lo riportano in vetta alla classifica generale. Aleksander Aamodt Kilde piazza una doppietta in Val Gardena e passa la palla a Marco Odermatt e Alexis Pinturault che domani in Alta Badia cercheranno di rispondere al norvegese. Ma prima di pensare alla Gran Risa, è giusto celebrare il successo del norvegese e il primo podio in carriera dell’americano Ryan Cochran-Siegle, 28 anni, che si è infilato 22/100 dietro a Kilde e ha relegato sul terzo gradino del podio Beat Feuz, rimasto a 54/100. Atleti che sanno far correre gli sci su questi terreni e su questa neve, invernale, morbida, non trattata. E la domanda che tanti atleti oggi si pongono è proprio questa: perché in Val Gardena non si bagna la pista? Mentre norvegesi e americani fanno festa, Dominik Paris è deluso non solo per la sua prestazione (quindicesimo) e dice: «Norvegesi e americani sono bravi su queste nevi, sappiamo che sono più bravi di noi su questi pendii – dice – C’è da lavorare un po’ e da ripensare un po’ la cosa per i prossimi anni, altrimenti è inutile anche gareggiare qui».

Christof Innerhofer è un altro di quelli delusi, che prima di arrivare in zona mista è rimasto a parlare a lungo con Hannes Reichelt, un altro che fa fatica in queste condizioni. «Sono dispiaciuto perché uno si allena 360 giorni all’anno per fare bene però è un po’ un peccato che noi italiani su queste condizioni facciamo tanta fatica, è un peccato che non riusciamo a migliorare è un peccato però anche trovare condizioni di questo genere in casa». L’americano, che si gode il primo podio della sua carriera, alla stessa domanda risponde: «Non so come mai andiamo così su queste nevi».
Sì diceva degli americani in festa, perché oltre al primo podio di Cochran-Siegle, c’è un Brice Bennett che si è infilato al quarto posto, pari merito con Kjetil Jansrud che non vince in Coppa del Mondo dal gennaio del 2020. E poi c’è Jared Goldberg sesto. L’Italia chiude un fine settimana difficile, peraltro annunciato alla vigilia, sottolineato poi dai due leader della squadra di velocità Paris e Innerhofer che non vedono l’ora di voltare pagina e di pensare a Bormio, l’appuntamento di fine anno. Quindicesimo Paris, 28° Innerhofer, poi Emanuele Buzzi si ferma al 34° posto, una posizione davanti a Matteo Marsaglia; 45° Guglielmo Bosca e 48° Florian Schieder. La volto di Domme, coperto da mascherina e occhiali scuri, racconta la sua delusione più di tante parole.