Kranjska Live – «Questo podio per la mia zia slovena, i tecnici e Florian»
E sono quattro. Continuo e regolare, vincente. Il fassano di Moena sul Podkoren è ancora protagonista. Un’altra prova di carattere del trentino, che sta vivendo davvero un’annata magica. Parla a ruota libera, ormai sicuro del suo ruolo di campione, anche se non perde mai l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto. «Dopo tanti sacrifici è arrivato finalmente i mio momento. La stagione a dire la verità era iniziata male con l’infortunio in Argentina. Poi il primo podio mi ha aperto la testa, liberato tutto quello che avevo dentro. Sono sempre stato convinto di valere certe posizioni, ma lo sci è uno sport talmente strano, con tante di quelle variabili, che non sono mai riuscito nelle stagioni passate a togliermi le soddisfazioni che cercavo». Tutto subito adesso. Una stagione eccezionale, con la vittoria nel ‘tempio’ di Kitzbuehel e tre podi. «Venivo da due uscite, ma a differenza del passato sono libero di testa. Certo, quando cresci, fai risultati importanti, c’è sempre quel desiderio di essere sempre davanti, con i primi. Oggi è stato così. Un bel podio. La vittoria? Myhrer è stato bravissimo, io un pò meno sul muro nella seconda manche». Tre le dediche per questo podio: «A Vida, mia zia, fra l’altro slovena, che vive a Moena e dopo la scomparsa di mia mamma è stata una figura materna fondamentale. Poi allo staff degli slalomgigantisii, da Theolier a tutti i tecnici, fisioterapisti, al mio skiman, tutti insomma. E poi a Florian Eisath, un mio amico, oltre che un compagno di squadra. Brutta sensazione vederlo dolorante nelle reti ieri». Adesso la finale di Schladming. Deville non si ferma: «Certo che se faccio 50 punti l’anno prossimo posso partire a ridosso dei trenta in gigante…». Insaziabile il ‘Diavolo fassano’, che chiude: «E poi, poi basta sci. C’è un’estate davanti, non faccio progetti per l’anno prossimo ora. Mi voglio godere questa grande stagione!». E i ricordi da godere e rivivere grande Cristian non mancheranno….