KRANJSKA GORA LIVE – E’ mezzogiorno, manca poco alla seconda manche. Il sole scalda la pelle, è il primo sole vero di questo ultimo scampolo d’inverno. La neve sul Podkoren tuttavia tiene. Giornata e condizioni perfette per il gigante di Kranjska Gora. E in questo scenario da cartolina l’Italia va a tutta. Eccome se va forte. Certo, manca ancora il podio per la compagine di Peter Fill, ma i passi avanti sono significativi. Filippo Della Vite conquista uno splendido sesto posto, il miglior risultato in carriera per il bergamasco di Ponte Ranica. Parliamo sempre del team norvegese così giovane e talentuoso, ma anche noi siamo sul pezzo con giovani spavaldi e valorosi: il 2001 Pippo è la dimostrazione. «Sono riuscito a mettere insieme i pezzi e fare una grande gara. Sono cresciuto durante la stagione, un’annata agonistica nel segno della continuità con questa zampata finale. Adesso l’ultima gara in Andorra. Per la prossima stagione sotto con il lavoro a secco e via per definire alcuni dettagli tecnici. Voglio crescere ancora, lavoro per andare avanti in queso grande viaggio, avanti insomma a completare il sogno». Sereno, entusiasta, genuino. E soprattutto uno che sugli sci va forte. Umile ma guerriero Della Vite.
E Luca De Aliprandini? Brutta stagione fino al doppio appuntamento sloveno. Ieri decimo, oggi ottavo il trentino della Val di Non. Dal buio alla luce, dalla polvere all’altare. E’ uscito dal tunnel Finferlo. Resurrezione sul Podkoren insomma. Ci credevano in pochi, a dire la verità anche lui non ci sperava quasi più. «La speranza è sempre l’ultima a morire, ma era difficile raddrizzare una stagione così tribolata. Invece ora gira quasi tutto per il verso giusto, è fantastico tornare davanti. E’ stato difficile l’inverno…scendevo, non sciavo, ritrovarmi davanti è molto importante per il mio futuro agonistico».