ALTA BADIA LIVE – «Delusione dai risultati di Luca De Aliprandini ci sta, inoltre gli altri fanno ancora fatica. Della Vite? Maturo, solido, in crescita. E se non sbagliava alla settima, ottava porta, era ancora più avanti in classifica». Poche parole per il direttore tecnico Max Carca, ma sempre dirette, lineari, senza sbavature. Del resto è proprio così. La situazione difficile del gigante italiano non è cosa nuova. Anzi. Quando non gira Luca De Aliprandini, due anni fa argento mondiale ricordiamolo, il piatto spesso piange. Giovanni Borsotti è aggrappato alla top trenta e ad oggi ha un 28°, un 24° e 23° posto. Troppo poco ancora per Giovi che dal prossimo appuntamenti cercherà di lasciare il segno.
Gli altri fanno fatica, tribolano. Partiamo troppo indietro, è vero, ma i nostri non sono mai entrati in gara nella due giorni badiota. «Qualche parziale discreto per Sala», chiosa Carca. Simon Maurberger non è riuscito ad interpretare la Gran Risa, lui che in Val d’Isere aveva chiuso in 13a piazza dopo una grande rimonta nella seconda manche. Bisogna insistere con la doppia disciplina con Alex Vinatzer e Tommaso Sala: finalmente tutti sono convinti di questo, dai ragazzi agli staff tecnici di gigante e slalom. Tobias Kastlunger, squadra B, in slalom ha fatto faville con il 10° posto in Va d’Isere, ora lo aspettiamo anche fra le porte larghe. E’ un altro su cui la federazione investirà sulla doppia disciplina e in Coppa Europa ha dimostrato di farsi valere proprio in gigante. Riccardo Tonetti ed Hannes Zingerle non bene, attardati: hanno corso un gigante a tesa in Alta Badia e non hanno centrato la qualifica.
Tornando a De Aliprandini il momento è negativo senza dubbio. Finfer lo sa e non ci gira intorno: «Non mi gira nulla in qusto momento». Ha ragione. Non bisogna darsi per vinti tuttavia, lo aspettiamo ad Adelboden. La federazione sta fornendo tanto al trentino: un coach dedicato, Walter Girardi, e programmi specifici come un training negli Usa dopo Soelden. «L’uscita di Soelden ha complicato i piani. Luca stava sciando forte, poi improvvisamente ha perso fiducia ed eccoci qua. Abbiamo un po’ di tempo per rimetterci in carreggiata e tornare competitivi», sostiene Walter Girardi. Ci consoliamo al momento solo con Pippo Della Vite, anche perchè Giovanni Franzoni in gigante fa fatica. Ma Gio è un capitolo a parte. Sta facendo tanta esperienza in velocità e si allena ancora su tutte le discipline, slalom compreso. E’ un talento, è un 2001, arriverà senza dubbio.
«Della Vite c’è ed ha ancora margine. Parte ancora un pò indietro per dimostrare tutto quello che può valere. Ma la strada intrapresa è quella giusta», fa sapere Peter Fill. Si Pietro, proprio così: 12°, 17° e 13° oggi sul ghiaccio della Gran Risa per SuperPippo da Ponteranica classe 2001 «E’ cresciuto, maturato, sia tecnicamente sia come approccio alla vita da atleta, elemento il secondo altrettanto importante. Anche dal punto di vista fisico ha fatto dei buoni passi avanti, consapevoli però che c’è ancora lavoro da fare», conclude Davide Marchetti.