Secondo posto alle spalle della Schild nella prima manche di Zagabria
Solita nebbia sulla collina di Sljeme, a pochi chilometri da Zagabria, dove si è disputata la prima manche dello slalom femminile. È ormai una costante da diverse stagioni, soprattutto nel tratto finale della pista. Per il resto preparazione impeccabile, neve durissima e grande pubblico in tribuna. Le prime a partire sono state quelle più penalizzate dalla visibilità, che è poi leggermente migliorata, senza mai risultare ottimale. Nessun problema per Marlies Schild, tuttavia, che senza prendere rischi eccessivi, si è issata in vetta alla classifica, distanziando di otto decimi Maria Riesch e l’atleta del momento Maria Pietilae-Holmner. Più staccate tutte le altre: oltre alla neve dura, la atlete si sono trovate in difficoltà per la lunghezza del tracciato, di oltre un minuto e con il tratto più ripido proprio in vista del traguardo. Più di una è arrivata stremata sulla linea del traguardo, come ad esempio Michaela Kirchgasser, in testa per due intermedi, ma che non stava più in piedi nelle ultime porte.
La nota lieta per lo sci azzurro è venuta da Manuela Moelgg: la marebbana ha disputato una manche delle sue, una di quelle in cui riesce a mettere insieme tutti i pezzi: grinta, tecnica, cattiveria agonistica e senso tattico. Si è inserita in seconda posizione, alle spalle della Schild di soli 19 centesimi. La visibilità in pista, al momento della sua discesa, era leggermente migliore rispetto alle prime, ma non in modo determinante. Altro inserimento, quello della statunitense Sarah Schleper in quinta posizione con il pettorale numero 30.
KO le altre azzurre: fuori alla prima insidia Nicole Gius, inforcata per Chiara Costazza, out anche Irene Curtoni poco dopo la metà del tracciato. Fuori anche Federica Brignone, mentre Sabrina Fanchini ha disputato ancora una gara di grande carattere con il pettorale 63, centrando la terza qualificazione per la seconda manche in tre gare disputate.
Seconda manche alle ore 18 sulla Crveni Spust, con tracciatura di Livio Magoni: gli occhi sono tutti puntati su Manuela nella speranza che possa risollevare le sorti dello sci femminile italiano.