Numeri in crescita per il brand vicentino
Tecnologia, ma con un’attenzione al look e al dettaglio. Sembra essere questo il trend per il futuro. Almeno secondo la filosofia ‘Dainese’. Il brand vicentino, famoso per il know-how nella protezione dagli impatti, nel motociclismo quanto nello sci, punta sul contenuto tecnico ‘bello’. «Per esempio una giacca con pelle pienofiore abbinata a tessuti Gore con colonna d’acqua da 30.000 mm» dice Alberto Bardin, area manager Europa e Africa. Nonostante la crisi economica, Dainese marcia in contro tendenza. «Il barometro è piuttosto positivo, la campagna vendite sta andando bene, forse perché abbiamo continuato a investire nei contenuti tecnici e nella varietà dei colori». Ma in cosa è cambiato il mercato al tempo della crisi? «Non c’è più la via di mezzo: o primo prezzo o capi hi-tech» risponde deciso Bardin. Quali sono i segmenti più in salute? «Non possiamo negare che il settore ‘hard’ dei caschi sia quello che in questo momento deve fronteggiare un surplus di offerta, con tantissimi brand…». E nel campo delle protezioni quali saranno le principali novità? «Si cerca sempre di più la funzionalità unita al confort, quindi materiali morbidi a contatto con la schiena, come una seconda pelle…». Magari attingendo all’esperienza dei tanti campioni targati Dainese. Qualche nome? Svindal, Riesch, Deville…