Costazza, si vede la luce in fondo al tunnel? «Importante almeno andare alle Finali»

Quattro gennaio 2015, Zagabria: Mikaela Shiffrin domina tra i rapid gates, tanto per cambiare, Chiara Costazza, fassana, classe 1984, una vittoria e due podi complessivi (ma risalenti al 2007) in slalom in Coppa del Mondo, si piazza ottava. Era già stata sesta due slalom prima, ad Aare, sotto la gestione Magoni. Sembra l’inizio, sembra un possibile ritorno nuovamente nell’elite della disciplina, ma tredici gare e una stagione e mezza dopo “Chicca” nella top10 della disciplina non vi è più rientrata. L’ha sfiorata domenica scorsa, a Jasna, per 27 centesimi, al termine di una gara importante che avrebbe potuto anche lasciarla fuori dalle Finali di Stk. Moritz. E invece Chiara in Svizzera ci sarà grazie a quell’undicesimo posto, nella speranza che sia un altro punto di ripartenza in una disciplina in cui, Shiffrin a parte, ci sarebbe tanto spazio per inserirsi al vertice…

PAROLA A CHIARA – «Non posso che essere felice – ci dice Chicca – anche se ovviamente un undicesimo posto non è granché, sicuramente non un risultato eccezionale. Ma in questo momento difficile va bene anche quello, era importante fare punti decisivi per confermarmi alle Finali e almeno ci sono riuscita. A Jasna ho messo insieme due manche discrete, nulla più. Sono che posso fare molto molto di più, ripartiamo da quelle due prove».

FUTURO – Anche perché qualche giovane azzurra interessante si intravvede nella disciplina, per il futuro, e c’è bisogno di aver dei punti di riferimento, atlete almeno da prime dieci in Coppa (se non di più) come possono tranquillamente essere Chiara Costazza e Irene Curtoni in questo momento in slalom in attesa di tempi migliori…

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