Potrebbe essere l'anno buono di chi 'trascura' il sogno olimpico
La stagione agonistica 2010 si presenta lunga e difficile. Soprattutto sotto il profilo della programmazione. Le Olimpiadi hanno tutt’altro fascino rispetto ai Campionati del Mondo e inevitabilmente alcuni dei ‘big’ decideranno di puntare forte su questo avvenimento. Le incognite della ‘gara secca’ sono tante, ma per esser competitivi per una medaglia è indispensabile arrivare a Vancouver a metà febbraio con il picco della forma fisica. Una scelta di programmazione, dunque, che penalizza tutta la prima parte della stagione in cui sono in palio punti fondamentali per la corsa alla sfera di cristallo. È quasi inevitabile scegliere, soprattutto per chi è grande sciatore ma forse non porta le ‘stigmate’ del fuoriclasse assoluto.
Ipotizziamo dunque uno scenario per il 2010. Il vincitore della Coppa 2009, Aksel Lund Svindal, è senz’altro uno dei pretendenti alle medaglie di Vancouver. La sfida con sé stesso, di tornare sul tetto della Coppa esattamente come prima dell’incidente, l’ha già vinta nella passata stagione. Punta alla medaglia in gigante, superG, discesa libera e combinata. Se dopo i Giochi sarà anche ‘messo bene’ nella graduatoria overall, sicuramente proverà a vincere la sua terza sfera di cristallo, diversamente rimanderà l’obiettivo alla prossima stagione. L’abbiamo incontrato molto rilassato nell’estate: poco sci, atletica, un po’ di restyling degli acciacchi fisici. Insomma, non certo la bramosia di chi vuol arrivare a Soelden o nella trasferta nordamericana di novembre con la ‘bava alla bocca’.
Lo stesso discorso vale per il secondo classificato della passata stagione, Benjamin Raich. Il fulmine della Piztal non ha più lo spunto vincente di qualche anno fa e la sua competitività nella passata stagione è dovuta al fatto che per vincere la Coppa quasi bastavano 1000 punti, il minimo storico nelle ultime stagioni. Discorso ben diverso per le gare olimpiche, in cui è difficile pensare non tenti di difendere le due medaglie d’oro in slalom e gigante conquistate a Torino 2006. Insomma, Benny punterà tutto su Vancouver.
E la Coppa allora? Detto che Bode Miller resta una variabile impazzita e non pronosticabile (non è nemmeno escluso che non si presenti al cancelletto oppure decida di gareggiare nello ski-cross ai Giochi), per qualcuno potrebbe essere un’occasione irripetibile.
Parliamo di Ivica Kostelic, innanzitutto. Sta meglio, pare aver risolto i problemi alla schiena e crede fortemente in quest’obiettivo. Nella passata stagione a Val d’Isère dichiarò che le medaglie sono affascinanti, ma che lo sciatore più forte, a suo giudizio, è chi lo dimostra per tutta la stagione. In parole povere, chi vince la Coppa del Mondo. Nella passata stagione ha fatto progressi enormi in gigante, riuscendo addirittura a salire sul podio, ed è altrettanto competitivo in slalom e supercombinata. Nelle discipline veloci, sulle piste giuste, può fare punti, ma con posizioni dal quindicesimo al ventesimo posto. Insomma, schiena permettendo, potrebbe passare dagli 891 punti del 2009 a 1100 o 1200, una soglia che gli consentirebbe di lottare fino in fondo per la Coppa.
L’avversario numero uno potrebbe essere Carlo Janka. Se risolverà i problemi legati al misterioso virus che lo hanno bloccato nella prima parte della preparazione estiva, potrebbe essere il ‘crack’ della stagione. È giovane, forte, potenzialmente vincente in tutte le discipline tranne lo slalom. Se deciderà di puntare a questo obiettivo, limitandosi a ‘vedere come andrà’ alle Olimpiadi, è lui il favorito numero uno.
Un altro che potrebbe insidiare il croato è Jean-Baptiste Grange. In slalom è fortissimo, di conseguenza anche in supercombinata, in gigante è stabilmente da top 10 e viene dato in costante progresso, nelle discipline veloci ha grande margine di crescita, come ha dimostrato sulla Face de Bellevarde ai Mondiali dell’anno scorso. Aggiungendo punti in discesa libera e superG e sbagliando un po’ meno, anche lui potrebbe ‘giocarsela’ attorno a quota 1200 con Kostelic. Tutto dipende se in casa Francia decideranno di ‘spendere’ la carta Grange sulla Coppa o sui Giochi: visto il ‘flop’ delle gare casalinghe di una giornata unica in Val d’Isère, la prima soluzione non credo venga trascurata, visto che in slalom la stoccata ai Giochi potrebbe venire da Lizeroux.
Un potenziale candidato potrebbe essere anche Ted Ligety, che ha mostrato voglia di discipline veloci nella passata stagione. Lo statunitense, però, punterà sulla Coppa generale dopo la stagione olimpica: troppo ghiotta la chance di lottare per una medaglia nel nuovo continente in gigante, slalom o combinata.
E gli Italiani? Qualche sorpresa potrebbe venire proprio da casa nostra. La direzione tecnica ha deciso di allestire un team di tre atleti, affidato a Max Carca, con l’obiettivo dei 1000 punti. Nella passata stagione Christof Innerhofer ha raddoppiato il bottino di quella precedente (passando da 289 a 577 punti), vincendo in discesa libera, salendo sul podio in superG e supercombinata, affacciandosi nei top 10 in gigante e qualificandosi un paio di volte anche in slalom. Con maggiore continuità, l’esperienza che inizia ad entrare, potrebbe avvicinare i 1000 punti. L’obiettivo era alla portata anche di Peter Fill, in gran forma nel corso dell’estate, in cui ha ‘pompato’ tantissimo e migliorato le proprie qualità fisiche. L’infortunio di Ushuaia ne ha compromesso un po’ l’avvicinamento alla stagione, l’intervento chirurgico necessario a guarire lo strappo al tendine addominale lo terrà fuori dalle piste per tre o quattro mesi. Un vero peccato: ‘Pietro’ era da podio in tre discipline (discesa, superG e supercombinata), da top 15 in slalom e gigante. Ora può sperare di ritrovare la condizione in vista dei Giochi Olimpici. Più difficile il discorso per Manfred Moelgg, anche se nella stagione di grazia 2008 si è avvicinato a quota 1000 solamente con slalom e gigante. Ritrovasse quella continuità di rendimento, con il ritorno agli sci di allora (Fischer), allora l’ipotesi si farebbe meno ardua, soprattutto aggiungendo qualche punticino con superG e supercombinata.
Insomma, per ora è soltanto una ‘carrellata’ in attesa delle impressioni degli allenatori al termine delle sessioni di allenamento in Sud America e Oceania.
A grandi linee questi sono i nostri candidati alla Coppa del Mondo assoluta. Cosa ne pensate? Attendiamo le vostre impressioni e commenti.