“Aiutati, che il ciel ti aiuta“. In questo caso, un po’ al… contrario. La mano dalla fortuna, sotto forma di ritiri e anni sabbatici, è indubbiamente arrivata. Ora, è tempo di passare al raccolto per le ragazze azzurre di Coppa del Mondo. Il potenziale c’è sempre stato, i risultati non ancora, almeno non all’altezza della situazione. In gigante, l’ultima vittoria di un’italiana nel circuito maggiore risale al 26 gennaio 2008, firmata da Denise Karbon a Ofterschwang; in superG il successo manca dal trionfo di Nadia Fanchini a Lake Louise nel dicembre 2008; in combinata si è vinto solo una volta, oltre 20 anni fa con Bibiana Perez; in slalom, la specialità dove le azzurre sono più in difficoltà, Chiara Costazza trionfò a Lienz il 29 dicembre 2007.
GIGANTE – Partiamo dallo slalom gigante, dove sono avvenuti i cambiamenti più importanti in ottica azzurra nella WCSL, World Cup Start List, lista di partenza di Coppa del Mondo. L’anno di stop di Tina Maze e i ritiri di Zettel, Gisin, Bertrand e Fischbacher cambiano la situazione, non di poco. Saranno ben otto le azzurre in grado di partire nelle prime trenta, nella stagione 2014-2015, due tra le migliori sette: Brignone e Nadia Fanchini, infatti, irrompono nel primo mini-sotto gruppo orfano di Maze e Zettel. Significa avere un pettorale che va dal n.1 al n.7. E Irene Curtoni sarà nuovamente nel primo gruppo, ma nella seconda parte. Agnelli ed Elena Curtoni rientrano invece tra le prime trenta, dove vi è già Francesca Marsaglia, con Pichler non lontana. Manuela Moelgg e Marta Bassino partiranno prima della ventesima posizione. Niente male, o no? Sulla carta…
SUPERG E DISCESA – Situazione molto interessante anche in superG, dove Nadia Fanchini entra tra le prime sette della specialità, assieme a Viktoria Rebensburg, con addio e anno sabbatico di Hosp e Maze. Ma il saluto di Dominique Gisin permette clamorosamente anche a Federica Brignone di fare capolino nel primo gruppo di merito, avendo disputato solo quattro superG nella scorsa stagione. Marsaglia ed Elena Curtoni si confermano nelle quindici, con la prima non troppo lontana dalle migliori sette. Subito fuori dal primo gruppo, ecco Elena Fanchini, e poi ancora Stuffer e Merighetti, tutte tra le prime venti della start list. Morale, sette atlete nelle 30, con Hanna Schnarf a ridosso. In discesa, il ritiro momentaneo di Tina Maze porta Elena Fanchini tra le miglior sette della specialità, con Merighetti nel primo gruppo, Nadia Fanchini tra le prime venti, Schnarf e Stuffer poco più indietro. E Marsaglia a ridosso delle prime trenta.
COMBINATA E SLALOM – Francesca Marsaglia era già tra le prime sette della start list in combinata, specialità che dalla prossima stagione vede tornare a salire le gare, da una a tre, e con i ritiri di Zettel, Hosp e l’anno sabbatico di Tina Maze, diventa la quarta della WCSL dietro Fenninger, Kirchgasser e Bailet. In slalom, Chiara Costazza è ora dodicesima nella lista di partenza, nelle trenta anche Manuela Moelgg e Irene Curtoni, con Brignone non troppo distante. E dalla prossima stagione ritroveremo Michela Azzola, con pettorale superiore al trenta. In più ci sono quelle atlete che hanno superato 500 punti nella WCSL aggiornata e quindi possono partire a ridosso delle 15 (se sono nelle prime 30 della specialità) e delle 30 (se non lo sono) in ogni disciplina: Fenninger, Vonn, Shiffrin, Hansdotter, Gut, Rebensburg, Weirather, Goergl, Nadia Fanchini, Huetter.
CONSIDERAZIONI – Ora ci aspettiamo grinta, coraggio, fame di vittorie e anche risultati: che non sono ‘obbligati’ (esistono anche le avversarie, appunto), ma che restano alla portata di questo gruppo, anche ai massimi livelli, soprattutto in gigante e superG, senza dimenticare che le uniche due vittorie ottenute da atlete italiane in Coppa del Mondo nelle ultime sei stagioni sono arrivate entrambe in discesa, con Daniela Merighetti ed Elena Fanchini, per altro sempre a Cortina. Nonostante i ritiri illustri, la concorrenza resta tremenda, ma si concentra in poche atlete: Fenninger, Vonn, Shiffrin, Gut, Weirather, le svedesi in gigante e slalom, Goergl, Rebensburg. Il livello medio, in generale, non è invece altissimo, almeno non come quello maschile, dove sono in tanti gli sciatori in grado di vincere ogni singola gara. Motivo per cui è arrivato il momento di tornare a calcare il podio in Coppa del Mondo con continuità, anche sul gradino più alto. In bocca al lupo.
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8º giorno di sci #giornatastupenda#happy #slalomistaallosbaraglio#sole Posted by Nadia Fanchini on Mercoledì 1 luglio 2015