Combinata amara: Goggia esce dopo poche porte. Uno due Svizzera: oro Holdener, argento Gisin

Amarezza. Grande amarezza. Perché conquistare una medaglia oggi era davvero difficile, ma per come si erano messe le cose durante lo slalom (e soprattutto dopo la discesa, chiusa al comando), si poteva sperare. Certo, le specialiste dei rapid gates erano tutte lì davanti (Kirchgasser, Holdener, Gisin, le principali favorite della vigilia) e dunque sarebbe servita una vera e propria impresa. La combinata alpina di Sofia Goggia è invece finita dopo meno di dieci porte al termine della sua manche, l’ultima tra le migliori dopo un’ottima prova in libera. È lo slalom, è la disciplina per eccellenza che può riservare sorprese. E purtroppo per la bergamasca è stata molto amara. Lei ci ha provato, ma non è andata proprio, sulla rampa iniziale della Engiadina (parte finale, ovviamente) e ha anche avuto un problema con il bastoncino che si è incastrato tra gli sci. Peccato, ma si guarda avanti: alla fiducia ritrovata in discesa, dove pur commettendo un errore sull’ultimo salto ha chiuso al comando nella prova multipla e mostrando ancora margine di crescita. Certo, su un tracciato più corto, visto che le ragazze sono partite all’altezza del superG, quindi senza quasi tutto il lungo piano iniziale. Ma la bergamasca sta crescendo prova dopo prova in questa disciplina e domenica si giocherà una grande chance. Credete in lei.

DOPPIETTA SVIZZERA – Nel giorno più nero per Lara Gut, terza dopo la manche di discesa e quindi caduta in riscaldamento in slalom con conseguenze gravi, le sue compagne di squadra piazzano una strepitosa doppietta davanti al pubblico di casa (preventivabile, ma non certo facile da ottenere), letteralmente esploso in festa. Su una manche di slalom disegnata dal tecnico di Lindsey Vonn, Chris Knight, ha vinto la detentrice della Coppa di specialità, Wendy Holdener che ha beffato per 5/100 la connazionale Michelle Gisin. Terzo posto per Michaela Kirchgasser, a 38/100, esattamente come a Vail. Entrambe le rossocrociate hanno invece costruito la medaglia principalmente in discesa, piazzandosi tra le prime dieci a meno di un secondo da Sofia Goggia. In slalom Wendy è partita alla grande, poi ha commesso un’imperfezione prima del tratto finale che avrebbe potuto costarle l’oro. Gara al contrario per la sorellina di Dominique, invece: partenza lenta di Michelle e poi super accelerazione nel finale, un tratto di manche davvero semplice, dove però non era facile spingere e tirare una “riga” veloce fino al traguardo. Alla fine argento, glorioso, per soli cinque centesimi. E pandemonio al parterre. La Svizzera è già a quota tre medaglie (oro, argento, bronzo) dopo tre gare disputate tra uomini e donne, anche se proprio oggi perde per tutta la stagione Lara Gut.

RISULTATI

BRIGNONE SETTIMA Federica Brignone è la migliore azzurra ed è settima, con due-tre errori commesso durante la prova tra i rapid gates. Ma come lei stessa ha ammesso in zona mista «le slalomiste erano già avanti dopo la discesa ed era difficile fare di più«. Un risultato comunque positivo per la valdostana. Diciassettesima Marta Bassino, a 2″90. Fuori Elena Curtoni, nona dopo la discesa. Peccato. Ecco le voci azzurre.

Elena Curtoni in azione (@Pentaphoto)
Elena Curtoni in azione (@Pentaphoto)

MARTA BASSINO – «L’errore in slalom ci sta. Il mio Mondiale? Lo vivo giorno per giorno. Da domani penserò al gigante, ci alleneremo due giorni a Madesimo e poi tornerà a St. Moritz. Neve? Bisogna adattarsi sempre».

Marta Bassino in discesa (@Pentaphoto)
Marta Bassino in discesa (@Pentaphoto)

FEDERICA BRIGNONE – «Oggi ero qua per giocarmi una medaglia, ne ero consapevole. Ho dato tutto, sia in discesa che in slalom. Ero molto, molto… “incazzata” per la discesa, perché alcune atlete sono partite con il sole, io no. Per quanto tu attacchi in discesa puoi fare poco se non vedi dove metti gli sci. Comunque non voglio assolutamente che sia una scusa, oltretutto partendo più in basso, senza il lungo piano iniziale, ero comunque più avvantaggiata rispetto al progetto iniziale. Ero a 1”60 dalla prima, comunque, dopo la manche di discesa e avevo le mie possibilità. Le slalomiste pure erano tutte lì davanti. In ogni caso sono soddisfatta della mia performance in discesa. In slalom sono andata a tutta come se fosse l’ultima gara della vita, anche se il disegno era dritto. Per il podio oggi serviva un miracolo».

Federica Brignone al parterre di St Moritz dopo lo slalom della combinata (@Pentaphoto)
Federica Brignone al parterre di St Moritz dopo lo slalom della combinata (@Pentaphoto)

SOFIA GOGGIA – «Io ci ho provato un sacco, mi è dispiaciuto per il fatto che il bastone mi sia finito tra le gambe: nonostante fossi andata un po’ lunga, avrei avuto spazio per recuperare. Mi dispiace tanto. Non è sfortuna, è stato un mio errore e basta. Non esiste fortuna e sfortuna. Domenica attaccherò al duecento per cento».

Tutta la delusione di Sofia Goggia (@Pentaphoto)
Tutta la delusione di Sofia Goggia (@Pentaphoto)

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