Cielo coperto, ma verglace in pista

SOELDEN LIVE – Il sole non si vede, in paese scende qualche goccia di pioggia, poi dopo cinque tornanti ci si infila nella nebbia. Si pensa al peggio e invece sul ghiacciaio del Rettenbach non è così male. Non c’è grande visibilità, poco contrasto, ma neppure tutto questo buio. Scende qualche piccolissimo fiocco di neve, eppure la pista è dura, dura per davvero. Gli uomini dell’organizzazione stanno continuando a pulire la traccia. «È verglace, ci si specchia – dice Brignone subito dopo la ricognizione -. È davvero dura, ma non sbatte, c’è grip». Pane per i denti della valdostana che adora le condizioni difficili. È tutto pronto a Sölden per l’avvio della Coppa del Mondo, che inizia senza pubblico e in condizioni meteo non delle migliori. C’è un silenzio assordante ovunque, addetti ai lavori a parte, ci sono solo transenne che delimitano qualsiasi passaggio. Ognuno ha un suo percorso da fare, una zona di entrata e una di uscita. La gara austriaca è il primo grande test, si è dovuta reinventare, così come tutti. Anziché pensare all’afflusso dei tifosi, ha dovuto pensare a tracciare percorsi delimitati per ogni categoria di accreditato. Spuntano un po’ ovunque i gilet gialli della security che scansiona l’accredito ogni volta che ti incontra. La Coppa del Mondo parte così, ci dovremo abituare, lo spettacolo in televisione sarà invece quello di sempre, con quasi 70 atlete pronte a stringere i denti e a domare il ghiaccio verde del Rettenbach. L’Italia c’è, sta bene, vuole subito dimostrarlo.

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