Esclusa dal giro azzurro, Carlotta Saracco riparte. E lo fa in maniera forte, dividendosi fra il gruppo sportivo dell’Esercito e papà Roberto. Una sfida nata ad aprile, dopo i tagli imposti dalla Fisi essenzialmente a causa della pandemia. Una lotta iniziata a testa bassa, improntata sul lavoro e sulla parecchia determinazione che ha sempre avuto, anche da bambina. Poche parole, più fatti. Ha sempre colpito la delicatezza con cui affronta le questioni più spinose: «Non mi interessa ora pensare all’esclusione dalla squadra nazionale. Adesso guardo avanti, da mesi lo faccio con serenità». Serena sicuramente, anche se quella pacatezza nasconde un fuoco dentro che anima le sue battaglie agonistiche.
SLALOM IN CDM IL 29 DICEMBRE – Adesso l’esordio nella massima serie: «Finalmente la Coppa del Mondo, ora tocca a me. Sono stata convocata il 29 dicembre a Semmering, Austria, per lo slalom. Un traguardo che allo stesso tempo è un punto di partenza». Carlotta si è meritata questa convocazione: da novembre è a tutta, in gigante e slalom: vince le Fis, si mette in mostra in Coppa Europa. Ancora la cuneese di Limone Piemonte: «Slalom e gigante ovviamente, mi piacerebbe fare anche superG. Al primo anno Fis mi dedicavo alla velocità, poi a causa degli infortuni ho dovuto abbandonare». Carlotta si allena con papà Roberto quindi con Massimiliano Iezza, Roger Pramotton e Thierry Marguerettaz dell’Esercito, atleticamente è seguita da Paolo Spicuglia.