La consolazione, se così la possiamo chiamare, è quella che non avrebbe vinto. Però il podio di Alex Vinatzer era lì, ad una porta. Si è imbarcato nella terz’ultima, ha letteralmente saltato l’ultima. Qualcosa di incredibile. La legge dello slalom direte voi, ma così è davvero troppo. Anche lui non ci crede. «Non so onestamente cosa sia successo, lo guarderò a video: forse una impuntata nella neve molle. Non me lo aspettavo. Non mi sembrava di aver sciato benissimo, ma bastava per il secondo posto. Brucia tantissimo. Resta il fatto che la velocità c’è, adesso recupero al meglio la caviglia e poi penso alla prossima».
Non avrebbe vinto perché nella seconda manche dello slalom di Val d’Isère Clement Noel ha fatto di nuovo il vuoto, ha fatto di nuovo il best crono e ha vinto sulla pista di casa con un margine di quasi un secondo e mezzo, 1.40 per la precisione. Sul podio con lui i due che erano sesti a metà gara: secondo lo svedese Kristoffer Jakobsen, terzo Filip Zubcic a 1.85, quindi Daniel Yule e Dave Riding e Sebastian Foss-Solevagg, gli unici sotto i due secondi, tanto per rimarcare la prova del francese. Rammarico azzurro per Vinatzer, sorriso per Giuliano Razzoli: una grande seconda manche (quinto tempo) e nono posto assoluto. E applausi anche per Tommaso Sala, dodicesimo, mentre Manfred Moelgg è diciannovesimo. Out invece Stefano Gross.