Pietro Brivio, ex dirigente d’azienda e oggi uno dei pilastri dello Sci Club Lecco, solida realtà lombarda presieduta da Arturo Montanelli, interviene sul dibattito del mondo della neve in merito al futuro.
IL PUNTO DI PIETRO – Eccolo: «E’ presto fare programmi di trasferte in ghiacciaio, è più serio e realistico vivere alla giornata. Per il momento come sci club stiamo monitorando il lavoro a secco dei nostri Giovani e dei Senior. Fra l’altro, continuiamo in accordo con la Fisi a gestire atleticamente azzurri come Tommaso Sala, Davide Cazzaniga e Nicolò Molteni. E’ un lavoro a quattro mani, con il nostro Dino Tenderini che si rapporta quasi quotidianamente con lo staff della squadra nazionale». Per Brivio c’è troppa fretta e conseguentemente confusione in giro: «Come evolverà questa emergenza sanitaria? Questo è il punto vero. Oggi regna l’incertezza per tanti settori, così anche nello sport mi sembra prematuro in tempi di pandemia sapere se, quando e come scieremo sui ghiacciai. Ad oggi ci sono variabili ancora non misurabili, non quantificabili. La gente vuole una risposta per…ieri. Certo, la situazione è difficile e c’è voglia di tornare alla normalità anche per chi manda avanti un club con il lavoro da programmare e gli impegni economici da rispettare. Al Lecco siamo contenti che nonostante abbiamo fermato tutto ad inizio marzo, siamo riusciti ad onorare i nostri impegni con lo staff».