Parte finalmente la stagione di Coppa del Mondo 2024-2025 per le discesiste e scatta da Beaver Creek, sulla pista dei maschi appena testata, la Birds of Prey/Golden Eagle, solcata dalle ragazze il 7 dicembre 2011, come recupero della gara annullata in Val d’Isere. Ma era un superG e vinse, ironia della sorte, Lindsey Vonn, pronta al rientro in Coppa a St. Moritz, fra 10 giorni; si impose davanti a Fabienne Suter e Anna Fenninger. Delle atlete ancora in attività erano presenti quel giorno anche Elena Curtoni, Ilka Stuhec e Lara Gut. Questa sera alle 19 italiane (le 11 locali) la prima di tre prove cronometrate. Previsioni buone per i training, un po’ meno per le due gare del weekend (discesa e superG), ma si confida sulla bravura degli organizzatori locali per completare il programma.
Sofia Goggia ha parlato ai media in conferenza streaming dal Colorado dispensando prudenza e non fissando obiettivi particolari, giustamente. Ma è in forma, serena, sta bene, ha fatto quasi sempre segnare i tempi migliori in allenamento e secondo i tecnici italiani scia con facilità, a volte persino meglio rispetto al periodo per-infortunio alla tibia destra. Ottime sensazioni da tradurre poi concretamente in gara. Il fatto che la pista sia nuova praticamente per tutte le ragazze, può aiutare atlete di esperienza come lei, Gut, Stuhec, Curtoni. E non solo.
Ecco. Elena Curtoni sta sciando bene e soprattutto è a posto fisicamente. I segnali sono buoni per la valtellinese al rientro dopo aver saltato interamente l’ultima stagione causa frattura composta all’osso sacro patita un anno fa dopo una caduta in superG a St. Moritz. Qualche problemino di schiena ultimamente, restando in casa Italia, per Laura Pirovano prima e Federica Brignone poi, ma sotto controllo. Laura ha fatto segnare buoni tempi in discesa in allenamento, è costante e veloce. Federica è chiaramente dispiaciuta per l’esito del gigante di Killington, ma in superG scia forte, come Bassino, e soprattutto la pista di Beaver, difficile, tecnica, sembra fatta su misura per lei e la stessa Marta. A proposito, la cuneese, come già ricordato, in velocità ha sensazioni diverse rispetto al gigante e può fare sicuramente grandi cose, in Colorado. Sarebbe importante ottenere un ottimo risultato anche in chiave fiducia.
Nicol Delago ora è fisicamente a posto, chiaramente ha perso un mese di allenamento per infortunio e operazione conseguente dopo la caduta a Ushuaia e la frattura della clavicola destra; per questo risulta difficile chiederle di essere competitiva subito già a Beaver Creek. Intanto, macina chilometri importanti sugli sci. Nadia sembra più solida e pulita a detta degli allenatori, meglio sicuramente rispetto alla scorsa stagione, ma ancora il tutto non si traduce in velocità pura. Vedremo come andranno prove e gara. Sara Thaler, 20 anni, dalla Val Gardena, animo da discesista, gareggerà anche in superG tra Beaver e St. Moritz, prendendo il posto della sfortunata Teresa Runggaldier. Oggi in pista per le prove pure Roberta Melesi e Vicky Bernardi.
Allargando l’orizzonte alle atlete straniere, nello speed center di Copper Mountain hanno fatto segnare sempre buoni tempi in discesa le austriache, in primis Cornelia Huetter e Mirjam Puchner. Da non trascurare il rientro di Nina Ortlieb, che non gareggia in Coppa del Mondo da marzo 2023. Ovvio, la gara è un’altra storia, specie su una pista di fatto nuova per le ragazze, ma il Wunderteam c’è. Così come c’è, eccome, Ester Ledecka, a volte vicina a Sofia Goggia nei test e già vincente in Coppa del Mondo di snowboard alpino in questa stagione. Recupero positivo, infine, per Corinne Suter, campionessa olimpica in carica e oro iridato 2021 a Cortina.
Insomma, ne vedremo delle belle sulla Birds of Prey.