SAN VIGILIO DI MAREBBE – Marta Bassino ha appena conquistato il podio in superG, è felicissima per esserci riuscita, ma nella sua mente ha già i giganti di San Vigilio di Marebbe. Nella finish area di Cortina d’Ampezzo visualizza la pista Erta e sa benissimo quello che deve fare e come affrontare ogni singolo settore. «Parto sempre con le idee chiare in testa – spiega, mentre ripassa il pendio anche con le mani – attaccare le prime porte, poi c’è il raccordino dove bisognare far scorrere e sciare forte la media pendenza, ancor dopo ci si tuffa nel muro ed è necessario tirare fuori la grinta e il coraggio, la voglia di attaccare anche nel ripido e tenere bene le curve sul piede destro, in contropendenza».
Una breve analisi, il racconto della Erta su richiesta dei cronisti, che la cuneese definisce come una pista «molto difficile, tecnica e davvero varia – aggiunge -. Bisognerà avere coraggio per affrontare questa pista tosta che hanno barrato». Ma questa mattina – lunedì – San Vigilio di Marebbe si è svegliata sotto la neve. Qualche centimetro, al momento, nulla di più, ma comunque lavoro extra per gli organizzatori.
Marta è contentissima dell’ennesimo podio arrivato in superG, su una Olympia delle Tofane dove la velocità non è stata altissima e dove la neve è apparsa un po’ facile. «Condizioni bellissime, ma ogni tanto è difficile sciare forte su questi manti perché rischi di scendere bene, non venire più giù e prendere le ore dappertutto». Sono anche punti di vista, perché Marta racconta di aver parlato con Cornelia Huetter: per l’azzurra è stato tutto facile, per l’austriaca invece le porte arrivavano in faccia velocemente. Il superG è una gara secca ed è quindi fondamentale la ricognizione. «È l’unica cosa che abbiamo per leggere la pista, una buona parte del risultato nasce da lì, non ti inventi nulla».
La stagione? «Molto, molto contenta, sopratutto di come scio che è poi quello che mi interessa di più, piuttosto che guardare solo al risultato. Se scio bene e forte, di solito quello arriva. E quindi prima di tutto, voglio tirare belle curve». La Erta l’aspetta, i tifosi pure. Domani si ritorna subito in pista con il primo dei due giganti, perché nel frattempo a San Vigilio di Marebbe lo spettacolo è raddoppiato.