Gigantiste non fortunate con la rifinitura: ancora neve a Hintertux
Meglio partire a fari un po’ spenti e poi, chissà, magari il ‘botto’ (leggi podio o vittoria) arriva lo stesso. Ce lo auguriamo tutti. Ma è un dato di fatto, e per noi una notizia, che le azzurre di Gianluca Rulfi non siano state fortunate né in Argentina, dove comunque almeno tra le porte larghe un buon allenamento è stato portato a casa (forse era meglio partire già ad agosto?), né tanto meno nella rifinitura sui ghiacciai europei, quando comunque si può aggiustare tutto, recuperare il tempo eventualmente perduto e trovare le sensazioni migliori in vista della gara. A patto di allenarsi in condizioni ottimali.
HINTERTUX – Purtroppo non è stato così: un giorno di lavoro ‘vero’, settimana scorsa, lunedì, con il sole, e poi raduno interrotto causa vento e neve. Stesso discorso in questi giorni sempre a Hintertux, giusto poche ore prima dell’opening austriaco, previsto sabato 24 ottobre. Soprattutto, alle azzurre manca un po’ di fieno in cascina su neve dura o barrata, e qualcuna sicuramente avrebbe preferito testare di più i materiali per trovare il giusto set-up in vista della prima gara. Va detto, per dovere di cronaca, che Nicole Agnelli, Irene Curtoni e Manuela Moelgg non hanno fatto parte del gruppo ‘argentino’ (comprendente Nadia Fanchini, Marsaglia, Brignone, Elena Curtoni, Pichler, Bassino, Goggia), che in alcuni casi si sono pure allenate da sole (come del resto altre compagne) e quindi hanno svolto altri raduni in Europa con Chiara Costazza e alcune slalomiste del gruppo B e C, di volta in volta aggregate, trovando condizioni migliori delle compagne in sudamerica e allenandosi in due discipline. Quindi potrebbero anche esserci stati di forma ben diversi all’interno della compagine italiana. Vedremo.
ASPETTATIVE – Ciò non significa affatto che Fanchini e compagne non possano fare bene sul Rettenbach, anzi (la gara è una storia a parte…) e persino salire sul gradino più alto del podio; a oggi però bisogna constatare che ci sono atlete con più giorni di sci nelle gambe (Shiffrin, Gut, per esempio, alcune austriache, non Fenninger, invece, a riposo più volte per i problemi cronici al tendine rotuleo e prima ancora per la sua diatriba con la Federazione), anche se è vero che pure in Nuova Zelanda, dove hanno lavorato americane e austriache, le condizioni non state perfette e le francesi, per dire, hanno sciato a Ushuaia negli stessi giorni delle azzurre, trovando quindi identiche condizioni difficili. Non stiamo mettendo le mani avanti, tutt’altro, le aspettative sono molto alte per questo gruppo, solo rendiamo noto il quadro della situazione. Sulla carta, a oggi, sono altre le atlete da battere fra cinque giorni. Poi, sarà solo il cronometro a dare il responso definitivo.
PROGRAMMI – I gigantisti maschi hanno cambiato al volo il programma, bravo il dt Carca a trovare una soluzione alternativa, ma loro hanno la precedenza. Le azzurre, invece, notizie dell’ultima ora, potrebbero lasciare Hintertux con un giorno d’anticipo, se perdureranno le condizioni difficili di queste ore, e recarsi a Soelden nella speranza di poter sciare almeno sul cosiddetto ‘frigo’, cioè sulle piste (si spera barrate a quel punto) che si trovano sempre sul ghiacciaio, nelle vicinanze di quella da gara, chiusa da domenica e, a quanto ci risulta, non ‘testata’ da nessuno, nemmeno da austriache, padrone di casa, o americane, che a Soelden hanno il campo base europeo e che dalla località tirolese sono anche sponsorizzate…
Repost from @francescamarsaglia Disperse a Hintertux… Dai che forse i pali del bordo pista si vedono @manuelamoelgg #ridopernonpiangere #roadtosoelden #fog #bastaneve #bastanebbia #novabeh @rossignolracing Posted by Federica Brignone on Lunedì 19 ottobre 2015