L’Italia c’è, anche in discesa, anche ad Aspen, su una pista bella, tecnica nella parte bassa, magari un po’ più ‘facile’ in alto (ma comunque mossa), dove un lungo tratto di pura scorrevolezza, pur su una media pendenza, può sicuramente esaltare le straordinarie doti da scivolatrice di una Stuhec o di una Vonn. La slovena è stata la più veloce nella seconda prova cronometrata, unica sotto il minuto e 38”, distanziando nettamente le altre concorrenti. Domani, mercoledì 15 marzo, via alle Finali femminili con la discesa prevista alle 18.00.
TRAINING – Sofia Goggia conferma il feeling con la velocità, trovato per tutta la stagione al netto degli errori, e si piazza seconda dopo il quarto posto di lunedì, staccata però di 0”89. Terza Lindsey Vonn (insomma, davanti ci sono le solite sospette di… Jeongseon), che probabilmente un po’ si è nascosta come fa sempre in prova, quarta Schimdhofer a 1”17, quinta, ex aequo con Rebensburg, una splendida Federica Brignone («Questa pista mi piace molto», ci ha detto), mai così veloce nemmeno nei training in libera, staccata di 1”64, su una pista (nella parte bassa) in cui è già salita tre volte sul podio in gigante, nel 2009, 2014, 2015. Settima Tippler, ottava Weirather, nona Siebenhofer, decima Worley. Le altre azzurre: 14esima Stuffer a 2”57, 19esima Schnarf a 3”10. Ventunesima e ultima, per ora, Alice Merryweather, fresca campionessa iridata juniores.
VOCI – «La pista è bella, tosta, lunga, 1’40” tutti intensi – ci dice Sofia dal Colorado -. Prima parte su una media pendenza, ma scorrevole, con due salti e gobbe da assorbire bene. Poi ecco una curva verso sinistra che immette su una traversa, quindi una ‘tripla’ e dunque il muro, con cinque porte singole dove bisogna saper sciare, seguite da due lunghe fondamentali che ti danno tutta la velocità per l’ultimo tratto. Io oggi ho provato a sciare meglio nella prima parte, ma lì c’è poco da fare, paghiamo tutte rispetto a una Stuhec che su quel tipo di terreno, mosso, ha una supremazia netta, anche se credo che Vonn si sia nascosta. Io invece ho sbagliato nel tratto centrale, quello delle singole, mentre nell’ultima parte mi sono tenuta un margine, con consapevolezza. Domani a tutta».