I norvegesi hanno voluto correre. Lo hanno ottenuto e hanno vinto, riscattando l’amaro superG. Kjetil Jansrud è il neo campione del mondo di discesa, la gara regina che ad Åre si è corsa in condizioni al limite, sotto la neve. La Fis ha fatto partire la gara nel momento peggiore di tutta la giornata. Posticipi su posticipi, poi la decisione di correre, quando tutti gli atleti erano ormai pronti a tornare in camera. La gara iridata si è corsa: ha vinto Jansrud, 2/100 avanti ad Aksel Lund Svindal che chiude la sua carriera con una medaglia, in una stagione non così ricca di soddisfazioni per il Norge.
Terzo gradino del podio per Vincent Kriechmayer, a 33/100, dieci in meno dell’elvetico Beat Feuz, il grande escluso dal podio iridato. Quinto posto per Matthias Mayer, poi sesto Dominik Paris, a 74/100, undicesimo Christof Innerhofer, 13° Matteo Marsaglia e 17° Mattia Casse.
Una discesa corsa tra le polemiche di chi avrebbe preferito altre scelte. Anche gli azzurri hanno attaccato le scelte (seguiranno aggiornamenti). Polemiche iniziate già ieri: Hannes Reichelt, pettorale 1, si è lamentato e non ha partecipato all’estrazione de pettorali. Per lui penalità della Fis e uno start oltre il 40.