La Norvegia vola sul ghiaccio badiota. Come sempre, più di sempre. I ragazzi scandinavi domano in Coppa del Mondo ed ecco oggi Timon Haugan pennellare alla perfezione le due frazioni sul vetro ladino. Lucido, preciso, centrale, sempre in accelerazione. Soprattutto stabile. Bravissimo Haugan che anticipa lo svizzero Loic Meillard che si becca 1.13. E poi? Ovvio, la Norvegia. Terzo Atle Lie-Mcgrath a 1.26 che perde una posizione ma rimane sul podio. E a 5 centesimi dal podio troviamo Henrik Kristoffersen. Tre su quattro, tanta roba.
Quinto il croato Samuel Kolega davanti al capofila della prima manche il francese campione olimpico in carica Clement Noel. Settimo l’austriaco Manuel Feller. A completare la top ten l’inglese Dave Ryding, lo svizzero Daniel Yule e il bulgaro Albert Popov. Bene all’undicesimo posto con il 40 lo svedese Fabian Ax Swartz che ha preceduto il norvegese, ma brasiliano d’adozione, Lucas Braathen.
Dopo il gigante dove solo Alex Vinatzer entra in top ten, altra prestazione opaca dei nostri per quanto riguarda le discipline tecniche. Peccato. Il gardenese è uscito dopo poche porte nella prima manche, e anche gli altri non brillano. Tommaso Saccardi non coglie la qualifica dopo assai positive prestazioni in Coppa Europa, come anche Mattia Canins. Nemmeno il veterano Stefano Gross non riesce ad infilarsi. L’ultimo podio in slalom in Coppa del Mondo risale a quattro anni fa con Giuliano Razzoli a Wengen e al bronzo iridato di due anni fa di Vinatzer a Courchevel. A punti ci sono tuttavia oggi Tobias Kastlunger 24° e Simon Maurberger 21°. Un applauso va a Maubi, Carabinieri che si allena con il team Global Racing, che finalmente da un bel segnale. Speriamo che questi punti lo facciano adesso spingere con più serenità nella massima serie: oggi con il 55 ha fatto una prima frazione davvero buona. Ora c’è Bormio. Andiamo in Valtellina forti della vittoria strepitosa di Mattia Casse in superG e con la consapevolezza che Dominik Paris sulla Stelvio può fare sempre davvero bene.
Un appendice merita il pendio di gara. Durante la notte gli organizzatori della truppa di Andy Varallo hanno lavorato sodo sulla Gran Risa: pista perfetta, ghiacciatissima, davvero performante. Fanno sorridere qualche lamentela per la pista del gigante. Polemiche sterili, davvero inutili, contano le qualifiche da dietro che, fra l’altro. si sono verificate eccome. Bravi allora i ragazzi badioti. Appuntamento fra un anno per il quarantennale della tappa di Coppa del Mondo in Alta Badia.