Alessia Timon: «Metto un punto alla mia carriera da atleta»

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«Metto un punto alla mia carriera da atleta di sci alpino». Il giorno del «The end» è arrivato e con un post sui social Alessia Timon ha chiuso la sua carriera agonistica. Basta gare, allenamenti e sacrifici per la valsusina che tra un problema alla schiena e l’altro ha indossato la giacca della nazionale italiana. «Ho deciso che questa mia avventura, partita quando avevo poco più di due anni, è arrivata al “the end” – scrive – Sì, proprio così, ho deciso di smettere. Lascio il mondo agonistico. Una realtà che mi ha permesso di crescere dal punto di vista sportivo, ma soprattutto come persona, perché, alla fine, l’obiettivo dello sport è di formarti in tutto e per tutto».

I SOGNI REALIZZATI – «Da piccolina sognavo di indossare la giacca azzurra, quella che rappresenta la nostra nazione. Ci sono riuscita! Non è arrivato il massimo circuito, ma sono comunque contenta e orgogliosa dei risultati raggiunti. Lo sci mi ha dato l’opportunità di imparare, creare e sognare. Cosa volere di più? Ho avuto la fortuna di conoscere gente meravigliosa».

RINGRAZIO TUTTI – «Ci tenevo a ringraziare le aziende che mi hanno supportato in questi anni. Tutti conosciamo gli enormi costi che c’è dietro a questo sport e oggi più che mai ci permettono, almeno, di provarci. Il grazie più grande va alla mia famiglia perché senza di loro tutto questo non sarebbe mai iniziato. Questa volta un grazie è anche per me perché alla fine al centro di tutto: sci, atletica, testa, fatica, pianti, amicizie e alla ricerca continua della perfezione, una persona non è mai mancata: IO. Ci ho provato, sempre. Ogni mattina l’obiettivo era di dare il massimo, in vista della stagione invernale. Grazie a chi è stato dietro le quinte per la fiducia, la disponibilità e la passione mostrata per questo sport».

«ORA VOGLIO INSEGNARE» – Un giorno, un mio allenatore, mi prese e mi disse: “Ale devi riaccendere quel fuoco che hai dentro…si sta spengendo”. Aveva ragione, ma probabilmente doveva andare così. Chiuso questo libro ne apro uno nuovo. Lascio un’avventura pazzesca che auguro a tutti di vivere. Ora mi aspetta l’altro lato di questo mondo: l’insegnamento. Pronta a trasmettere quello che ho sempre sentito per lo sci alpino: amore puro».

 

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