Ed è ancora una volta il giorno della Svizzera, che esplode per la grandissima impresa di Luca Aerni, il neo campione mondiale di combinata alpina. È trentesimo dopo la discesa, parte per vincere, fa segnare il miglior tempo e al leader corner ci rimane fino alla fine. La Svizzera vince il terzo titolo iridato sulle nevi di Sankt Mortiz: non succedeva dal 1991. Il grande sconfitto ha un nome e un cognome. Che pesa e che corrisponde a quello dell’austriaco Marcel Hirscher, che rimane beffato per un centesimo. Un colpo di reni sulla linea del traguardo, che sorride ai padroni di casa e che fa continuare la festa in casa Svizzera. Padroni di casa che brindano anche per Mauro Caviezel, quattordicesimo dopo la discesa libera, bravo a prendersi il bronzo.
ITALIA, MEDAGLIA DI LEGNO – Ancora amara la giornata per l’Italia: Dominik Paris è quarto, pari merito con Aleksander Aamodt Kilde, staccati di 40/100. Per Domme una bellissima prova di slalom, ci ha creduto fino in fondo, ma non è bastato. A questo punto viene da dire, peccato per la discesa. Con un po’ meno distacco dal leader provvisorio Romed Baumann, finito addirittura dodicesimo, si poteva sperare (e fare). «In discesa si deve fare la differenza, noi non possiamo farla in slalom – dice Paris -. Possiamo fare una buona manche, come me oggi, ma in discesa si fa la differenza. Ogni tanto mi vengono dei buoni giri in slalom. È stato un Mondiale bello, ma certo non ho fatto medaglia, ho provato a fare il massimo, è così, non si può cambiare».
ASSENTE JANSRUD – In slalom non è partito il norvegese Kjetil Jansrud che, secondo quanto appreso da fonti Head, è influenzato. Peter Fill invece è uscito nella discesa libera di questa mattina. Ventitreesimo Riccardo Tonetti.
CASSE OUT E PICCOLO INFORTUNIO – Mattia Casse ha inforcato ed è uscito dalla zona mista zoppicando. Notizie ufficiali FISI parlano di una semplice storta alla caviglia, è stato bendato dal fisioterapista, nulla di grave. All’uscito ha subito incontrato anche il dottor Andrea Panzeri.