Addio a Celina Seghi, la leggenda dello sci è mancata la scorsa notte all’età di 102 anni. «Ci lascia la Signora delle Nevi, riposa in pace grande campionessa» è il messaggio social pubblicato dallo sci club Abetone. Atleta dal fisico minuto attiva negli anni quaranta-cinquanta, nacque all’Abetone il 6 e non l’8 marzo 1920, come erroneamente riportato all’anagrafe e quindi sui documenti ufficiali.
Ottenne la prima delle sue trentasette medaglie ai Campionati italiani nel 1934, appena quattordicenne. Durante la guerra, nel 1941 a Cortina d’Ampezzo, partecipò ai “Mondiali” successivamente non omologati dalla FIS poiché erano assenti molte nazioni avversarie belliche dell’Italia; in quell’occasione vinse la medaglia d’oro nello slalom speciale e quella d’argento nella combinata.
Ai Giochi olimpici invernali di Oslo 1952 fu 15a nella discesa libera, 7a nello slalom gigante e 4a nello slalom speciale. Vinse il suo ultimo titolo nazionale nel 1954 (a vent’anni dalla prima medaglia), in slalom gigante, e continuò a gareggiare fino alla vigilia dei VII Giochi olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo 1956. Nel 2015 venne introdotta nella “Hall of fame” della FISI, insieme ad Alberto Tomba.
Dopo aver concluso l’attività, prese il titolo di maestra di sci esercitando la professione sulle “sue” piste dell’Abetone. «Il Presidente Flavio Roda, tutta la Federazione Italiana Sport Invernali e tutto il mondo degli appassionati degli sport di montagna sono vicini alla famiglia in queste ore di triste dolore» recita la nota federale. Anche Amsi ha ricordato la Signora delle Nevi: «La Scuola Italiana Sci piange la scomparsa di Celina Seghi, straordinaria leggenda del mondo degli sport invernali e tra le più grandi campionesse dello sci già prima della guerra. Terminata la carriera alla vigilia dei Giochi Olimpici di Cortina d’Ampezzo 1956 divenne maestra di sci, attività che le permise di continuare a coltivare la sua smisurata passione per lo sci».