Nadia Fanchini: «Contenta e posso migliorare ancora tanto»
Un pizzico di rabbia pervade Federica Brignone nel parterre del gigante femminile di Aare. La ventiquattrenne valdostana ha dato un’altra dimostrazione di continuità dopo il terzo posto di Aspen e il quinto di Soelden, stavolta l’obiettivo del podio è fallito per soli tre centesimi, che non cancellano l’ottima prestazione. «Avrei voluto metterci tre centesimi in meno! – spiega la valdostana alla FISI -, sono arrabbiata con me stessa perché ho compiuto qualche piccolo errorino nella seconda manche, sotto si poteva limare qualcosa, forse ho tenuto sul dossetto. La giornata di giovedì è stata stressante soprattutto di testa per il trasferimento, siamo entrate in camera alle 9 di sera e ci siamo dovute adattare in fretta. Curiosamente oggi ho corso a braccetto con Nadia Fanchini, adesso rimane un solo gigante a Semmering prima dei Mondiali, cercherò di fare anche altre discipline, mantenendo questa allenata. Comunque, alla fine sono contenta, sono sempre quarta. Però quei tre centesimi lì bruciano, parecchio».
ECCO NADIA FANCHINI – La bresciana di Montecampione è soddisfatta: «Sono contenta perché dalla disastrosa trasferta americana ho compiuto un bel passo avanti. Mi mancano pochi centesimi per salire sul podio, adesso posso solo migliorare. Questa differenza di rendimento credo sia dovuta solamente a una questione di allenamento nella velocità, a Lake Louise sono arrivata con soli 5 giorni di lavoro con gli sci lunghi, mi mancavano fiducia e tempismi. Questa gara è stata traumatica per la preparazione, soprattutto per noi velociste che siamo tornate dal Canada. Stamattina abbiamo svolto il riscaldamento a solo dodici ore dal nostro arrivo in albergo. Tornando alla gara, so che in alcuni punti avrei potuto dare di più. Nel finale non ero stanca: con questa media pendenza, risultava abbastanza facile e le porte erano tutte destra-sinistra, molto distanti e facili. Sopra era più difficile e mi sono trovata bene. Faccio un po’ più fatica quando devo riempire gli spazi, devo migliorare in quelle situazioni, senza perdermi in giro».