Chiusura della lunga trasferta a Kitzbühel. Non era contento del best crono nella seconda prova della discesa, Vincent Kriechmayr perché non voleva passare da favorito. Le discese non sono andate bene, si è rifatto con gli interessi in superG, sfruttando al meglio anche la buona visibilità per i primi pettorali. Con punti pesanti anche in chiave coppa di specialità. Assenti quattro dei primi sei della classifica – Caviezel (Mauro), Kilde, Sejersted, Cochran-Siegle -, out oggi Jansrud, adesso l’austriaco si ritrova davanti, favorito numero uno per il successo finale (dopo che nelle ultime tre stagioni ha chiuso sempre secondo). Piazza d’onore per Marco Odermatt (lui sceso con il sole ‘pieno’) che adesso è secondo nella generale, guadagnando un po’ di punti di Pinturault che comunque ne mette un po’ di cascina, appena fuori dalla top ten di giornata.
Sul terzo gradino del podio c’è Matthias Mayer per soli quattro centesimi su Christof Innerhofer. «Sapevo di aver fatto una bella prova anche se non perfetta – così Inner -, avevo perso qualche decimo nella parte iniziale. Ho cercato di rischiare e vengo premiato da un buon piazzamento. Quattro passaggi tosti, per il resto era da essere aggressivo su neve molto ghiacciata dove non era facile avere buone sensazioni, anche perché era un un po’ mosso. In questo giorni ho fatto 50% con la testa più che con le gambe…».
Paris furioso all’arrivo, si inclina e scivola sull’appoggio alla terza porta: gara subito compromessa con un +2.18 al traguardo. Non chiudono la gara, finendo lunghi Buzzi, Schieder, 22° Matteo Marsaglia, brutto colpo al ginocchio per Cazzaniga.
