Trionfo bellissimo in Val d’Isere di Sofia Goggia, che esattamene come nel 2024-2025 trova la prima vittoria stagionale in superG e non in discesa (nel 2024 fu a St. Moritz). E’ la 27ª per lei in Coppa del Mondo (8ª nella specialità).
Ebbene, questo numero è decisamente significativo, perché a quota 27 nel circuito maggiore Sofia aggancia una leggenda tedesca di questo sport, ovvero Maria Riesch, capace di conquistare, oltre al resto, 2 ori iridati, 3 olimpici, 1 Coppa generale (2010-2011), 1 Coppa Europa e 5 coppe di specialità distribuite tra slalom, superG e discesa. Goggia e Riesch sono appaiate al 15° posto tra le atlete più vincenti di sempre; il prossimo obiettivo è la croata Kostelic a quota 30.
Non solo. L’ottavo successo in superG colloca Goggia all’ottavo posto tra le più vincenti di sempre nella specialità, dietro solo Vonn (28), Gut-Behrami (24), Götschl (17), Seizinger (16), Brignone (13), Merle (12) e Dorfmeister (10), ex aequo con Hilde Greg. Certo, la disciplina è relativamente giovane (introdotta in Coppa del Mondo nel 1982-1983, ai Mondiali nel 1987 a Crans Montana, ai Giochi nel 1988 a Calgary, con la Coppa di specialità assegnata a partire dal 1985-1986), ma il dato resta significativo.
Infine: dal 2021 in Val d’Isere in superG vince sempre l’Italia femminile: prima Sofia Goggia (con Elena Curtoni terza, quattro anni fa), poi Federica Brignone (2023), con Goggia terza, e oggi ancora Goggia, con Elena Curtoni quarta! Goggia inoltre sale a quota 65 podi in Coppa del Mondo: davanti a lei in Italia solo Gustav Thöni (69), Federica Brignone (85) e Alberto Tomba (88).

Così Sofia alla FISI: «Il dolore di oggi sarà la benzina di domani è il messaggio che ci siamo scambiati ieri con Gian Piero Gasperini, allenatore della Roma a cui resto molto legata dopo la sua esperienza a Bergamo con l’Atalanta. La gara di ieri mi ha segnato tanto, è stata una giornata emotivamente molto dura e ho passato un’ora a piangere ripensando all’occasione sprecata. Arrivavo da tanta solidità e invece l’errore di ieri mi ha fatto gettare al vento una occasione d’oro. Sono ripartita da lì, dalla voglia di riscatto. Come di fatto è stata tutta la mia carriera, fatta di ripartenze, da tanta voglia di risalire: vincere oggi è bello e ci sta. Quando sei sul podio sei sempre contento, vincere è però quello a cui ambisco. Ma l’esempio di ieri è emblematico: giornata bellissima, stavo sciando alla grande ed è andata così. Sì, quell’errore ce l’ho ancora qui, ma l’importante è avere sempre qualche nuova freccia in faretra».
E poi ancora: «Quando sono arrivata in fondo non ero convinta, ho sciato con molto margine nella parte alta. Ma è bastato, portiamo a casa questa vittoria e va bene così.
A St. Moritz Lindsey Vonn ci ha dato la sveglia e ci ha obbligate tutte ad alzare livello. Mi preme partire più da quello che non tanto soffermarmi sulla gara di oggi, dove so di avere avuto margine: oggi con questa vittoria mi sono fatta un bel regalo di Natale, ieri invece l’ho fatto alle altre perchè a volte sono generosa. Ora il Natale, a Semmering e Kranjska Gora ci sarò in gigante, a gennaio magari mi concentrerò solo sulla velocità; vedremo».





