Le buone notizie continuano ad arrivare da Val d’Isere, teatro di gara al femminile per il prossimo weekend, con discesa e superG. La prova non è la competizione in sé, certo, ma non mente quasi mai.
Nel secondo training sulla classica OK, Oreiller-Killy, solo la tedesca Kira Weidle, pettorale 19, è stata più veloce di Sofia Goggia, in 1’41″47. La bergamasca, che vanta già 3 vittorie e nove podi complessivi in Coppa nella località francese, è stata a lungo in testa, per poi cedere a Kira di 39 centesimi (con porta saltata). Poco male.
Terza Vonn a 70 centesimi, quindi Ortlieb. Attenzione all’austriaca, rientrata (dopo 20 operazioni complessive) meglio del previsto. Rimane una campionessa martoriata dagli infortuni, ma se è in salute è capace di tutto. Pure ai Giochi Olimpici.
Nelle dieci anche Nicol Delago, quinta, bellissimo segnale rispetto a St. Moritz, dove comunque nella prima discesa era stata dodicesima, e Laura Pirovano, sempre molto costante, nona a 1″06. Con loro in top 10 pure Ledecka, Johnson, Egger e Fest. Austria sempre in grande spolvero.

Sedicesima Elena Curtoni, in crescita. Indietro Wiles, Blanc, Miradoli, Stuhec. Soprattutto Huetter e Lie. Lontane anche le alte italiane. Domani discesa alle 10.30, domenica superG alle 11.
Così Goggia alla FISI: «Nella parte centrale, dove c’è velocità e si deve sciare, mi sono sentita proprio bene. Devo rivedere la parte alta, forse sono rimasta un po’ troppo sugli spigoli. Direi che sono state due prove positive, solide, anche per la progressione che sto avendo nella velocità. Mi sento in crescita rispetto a St. Moritz e ogni giorno mi permette di accumulare sempre più confidenza e attitudine alla velocità che lo scorso fine settimana era un po’ mancata. Lunedì ho finito gli esami universitari alla Luiss: mi manca solo la tesi».
Fiducia in crescita anche per Nicol Delago: «Molto meglio di ieri, ho voluto cambiare atteggiamento: non farmi portare dal pendio, ma aggredirlo. Sono stata molto veloce nella parte alta: il mio skiman sta facendo un grande lavoro e il feeling con il materiale per me è davvero importante. Sento di essere sulla strada giusta. Vedremo come saranno le condizioni domani, ma il mio focus resta sulla prestazione, il meteo non si controlla».




