Val d’Isere, trionfa Haugan. Ma è grand’Italia: Vinatzer 4°, Sala 7°!

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Altro giro, altro podio nello slalom maschile, altre rimonte, ancora spettacolo. E finalmente grand’Italia pure tra i rapid gates. In Val d’Isere si impone il norvegese Timon Haugan, secondo a metà gara, con il 12° tempo di manche, in 1’37″89. Recupera una posizione e batte Loic Meillard, svizzero, in testa a metà e già trionfatore del gigante di ieri, per 28 centesimi, ma comunque ritrovato ad altissimi livelli. Terzo Kristoffersen a 34 centesimi e in recupero di una posizione, a dare ancora più lustro alla grande giornata norvegese.

E l’Italia risponde presente anche in questa specialità: Vinatzer scia pulito e solido nella seconda manche, senza esagerare, ma senza sbagliare, e rimonta 21 posizioni (!), dal 25° al 4° posto, a 7 decimi dal podio. E Tommaso Sala conferma di essere tornato completamente al top, perché dopo un’ottima prima manche, chiusa al 9° posto con pettorale 22, guadagna due posizioni in un momento in cui tutti le stavano perdendo e chiude 7°, secondo miglior risultato in carriera eguagliato.

Lo slalom maschile in questo momento è il più bello spettacolo del mondo nello sci alpino. Colpi di scena a ripetizione, rimonte ormai all’ordine del giorno, ribaltamenti di classifica, tante nazioni al top, anche se la Norvegia rimane comunque il punto di riferimento. In Val d’Isere la seconda manche, al solito, si dimostra ricca di difficoltà, tra tracciato, pista già di per sé molto bella e tosta, segni e visibilità che se ne va dopo le prime discese. Bisogna essere bravi ad approfittare, per una volta, dei primi numeri nella run decisiva.

Non lo ha fatto purtroppo Kastlunger, 29° a metà gara e quindi secondo “di pettorale” nella manche più importante (uscito), lo ha fatto però alla grande Alex Vinatzer, e senza esagerare, ma facendo le cose giuste. Riassumendo: primo tempo di manche, rimonta dalla 25ª alla 4ª posizione, morale alle stelle, fiducia che sale, e quarta gara consecutiva in top10 tra slalom e gigante. Ovvio che si può migliorare, ma la situazione improvvisamente è girata in positivo e in vista dei Giochi Olimpici si può essere assolutamente fiduciosi.  

Alex Vinatzer ©Agence Zoom
Alex Vinatzer ©Agence Zoom

Certo che il livello è altissimo: tre gare finora disputate in slalom tra i maschi in Coppa del Mondo, e tre podi completamente diversi: a Levi si è imposto Braathen su Noel e il finlandese Haalberg, mai così avanti in Coppa del Mondo; a Gurgl ha trionfato a sorpresa Rassat sul belga Marchant (storico!) e McGrath. E oggi in Val d’Isere appunto nomi più classici, ma comunque diversi da quelli appena citati: Haugan, Meillard, Kristoffersen.

Per la Norvegia è un festival clamoroso: super rimonte anche per Sandvik e Grahl-Madsen, rispettivamente da 18° a 5° e da 22° a 6°, nella scia di Vinatzer. Giornata memorabile per i vichinghi! Nei dieci anche Schwarz, Amiez e Iten, con pettorale 61 e dopo il 20° posto di metà gara. Bene anche Auguste Aulnette, ai primi punti in Coppa del Mondo, 11° con pettorale 68 e in rimonta di 9 posizioni. Il francese si lancia verso un futuro luminoso.

Meillard, Haugan, Kristoffersen, il podio dello slalom in Val d’Isere. Subito dopo l’Italia… ©Agence Zoom
Meillard, Haugan, Kristoffersen, il podio dello slalom in Val d’Isere. Subito dopo l’Italia… ©Agence Zoom

Tante posizioni perse, invece, per Taylor, Matt, Kolega, Yule, Marchant, Strolz e Major, ma la seconda manche si è dimostrata davvero impervia soprattutto nella parte alta e con una visibilità poi piatta per l’ombra arrivata sulla pista. Per questo è stato davvero bravo Tommy Sala, partito tra gli ultimi, non solo a confermare, ma addirittura a guadagnare posizioni. Norvegesi clamorosi nonostante l’uscita di McGrath. Fuori anche Braathen nella seconda manche.

«Per un attimo ho creduto nel podio – ha detto Vinatzer – però salire da 25/o a 4/o va più che bene. Prendo queste gare positivissime e porto le sensazioni migliori in Alta Badia. Cercherò di migliorare ancora nella sciata sul segno. Ma vado via con il sorriso. Nella prima manche è stato un regalo partire con il 5, perché già lo scorso anno si era visto che è possibile recuperare molte posizioni. Forse ho fatto qualche piccolo errore nella seconda, ma è sicuramente è una buona manche. La pista si spacca un po’ con il passare degli atleti, ma lo slalom è così. La velocità in pista non era granché, bisognava essere molto reattivi»  .

«E’ stata tostissima – le parole di Sala -. La pista mi piace. Quando la tecnica è tosta e si vedono le qualità del vero slalomista. Nella seconda manche c’è sempre buio, e le carte si mischiano. Io sono veramente contento di essere nella top ten alla terza gara e partendo da dietro»  .

Tommaso Sala ©Agence Zoom
Tommaso Sala ©Agence Zoom

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