E’ davvero una Coppa del Mondo “World Wide”, che abbraccia quasi ogni continente e molte nazioni rispetto al passato, soprattutto nelle gare di slalom gigante, uomini e donne.
A Copper Mountain ne abbiamo avuto la dimostrazione: al termine della gara maschile tra le porte larghe, nelle prime 17 posizioni troviamo ben 12 nazioni diverse, tra cui Croazia, Slovenia (fino ai Giochi invernali di Calgary 1988, per dare un riferimento, dentro la Jugoslavia), Brasile, oltre alle classiche europee, ma ecco spuntare pure il Belgio con Sam Maes, settimo in Colorado: è il miglior risultato della storia in slalom gigante per un atleta dei “diavoli rossi”, come sono soprannominati nel calcio, uomini o donne non fa differenza.
A proposito, parliamo anche delle ragazze: nella competizione tra le porte larghe di ieri, sulla stessa pista utilizzata dai maschi, a Copper, troviamo anche qui 12 nazioni diverse nelle prime 15 posizioni. Tra queste l’Albania, grazie alla piemontese Lara Colturi, che sta ovviamente riscrivendo ogni tipo di record per quel Paese, e la Nuova Zelanda, con l’atleta più vincente della storia per l’Oceania, almeno in Coppa del Mondo, destinata a grandi traguardi ulteriori come Alice Robinson. Non va dimenticata l’argentina Francesca Baruzzi Farriol, 30esima nel gigante di Kranjska Gora dello scorso gennaio: prima atleta del suo Paese, maschi compresi, a centrare un risultato in zona punti tra le porte larghe.
Infine, attenzione alla polacca Gasienica-Daniel: Maryna ha nelle corde un risultato clamoroso, perché potrebbe diventare la prima sciatrice polacca (uomini e donne compresi) a trionfare in slalom gigante in Coppa del Mondo. A livello femminile ha già stabilito (ben quattro volte) il miglior risultato per un’atleta del suo paese tra le porte larghe, terminando sesta tra Semmering, Kranjska Gora e, due volte, a Courchevel. A quando il primo urrah?





