Via libera sì, via libera no. Visita già effettuato o ancora da effettuare. Nelle ultime ore attorno a un possibile ritorno sugli sci di Federica Brignone sono emerse tantissime notizie. Ne abbiamo parlato anche noi, facendo il quadro attuale. L’unica certezza è che l’azzurra, dopo essersi goduta da grande appassionata di sport le Atp Finals di Torino e la MotoGp a Valencia, è tornata a lavorare al J Medical di Torino.
Si vedono i passi avanti, si vede chiaramente la progressione, ma la Fisi già lunedì aveva smentito un possibile via libera ottenuto dai medici. Nelle ultime ore è intervenuta anche la mamma Ninna Quario, intervistata a Radio 24. Che dice: «L’idoneità per i raduni e per le gare ovviamente non c’è ancora – spiega – Dovrà anche capire come comportarsi, fiscalmente parlando, anche perché Fede è un carabiniere e in questo momento è in malattia. Però se lei vuol venire a sciare a Cervinia con la mamma, magari può farlo».
E poi sgombra ogni dubbio da possibili dietrologie. «Di sicuro non c’è nulla, non vi è un voler fare l’eroina nel dire ce la faccio, non ce la faccio, poi arrivare ed essere trattata da eroe. Ecco quello proprio non è il modo di fare di Fede, era veramente grave l’infortunio».
I tempi di recupero? «I medici ci dissero dieci mesi per camminare che voleva dire febbraio e invece lei, con una motivazione incredibile e un lavoro intensissimo, cammina e spera di poter sciare presto. E sono passati quasi otto mesi».

Come detto, grandi passi avanti sono stati fatti. E lo ha mostrato la stessa Federica in un reel girato al J Medical durante i primi lavori di carico per tornare a essere atleta. Ma quando lo potrà essere al cento per cento o comunque ad alto livello? Questa domanda ancora non ha risposta: «Nessuno può sapere se Federica farà i Giochi Olimpici – precisa Ninna – Io vi posso dire che ho guardato un video che ha messo su Instagram, del lavoro che sta facendo in questi giorni e direi che ci siamo, perché sta cominciando a sollevare pesi, a usare la gamba in modo vero, non solo a fare rieducazione e fisioterapia, perché per sciare ci vogliono due belle gambe».
E aggiunge: «Credo che siamo sulla buona strada, non so ancora quando proverà a sciare e lì sarà un test importantissimo per come reagirà la gamba, la testa, se avrà paura o meno. Credo che se lei starà bene fisicamente, potrà riprendere. Poi, da lì a dire che ce la farà per Milano-Cortina… Normalmente uno si allena otto mesi per le Olimpiadi e lei ha cominciato da una settimana».
Si aspetta dunque il consulto medico per l’ok, «come Davide ha detto durante una intervista alla Gazzetta – conclude Ninna – Federica era alle ATP Finals di Torino e nelle interviste ha detto Spero di sciare la settimana prossima, ovvero quella che verrà, non questa in cui siamo».




