Una favola quella del Brasile negli sport invernali: 24° Paese in assoluto a ottenere una vittoria nella Coppa del Mondo di sci alpino maschile. E non è tutto: per la prima volta nella storia, un atleta tesserato per un Paese sudamericano si è imposto in un evento del circuito maggiore nelle discipline olimpiche invernali. Ovviamente, Lucas Pinheiro Braathen, venticinquenne di scuola norvegese, ma con licenza sportiva e passaporto brasiliano in virtù delle origini materne.
Braathen era comunque già salito sul podio in cinque occasioni da quando gareggia per il Brasile, cioè nella passata stagione, tra gigante e slalom. Curiosamente, il primo storico podio carioca in un evento di Coppa del Mondo di una disciplina olimpica invernale era stato conquistato proprio un anno fa. In data 16 novembre 2024, Nicole Rocha Silveira si era attestata in terza posizione nella gara femminile di skeleton disputata a Pyeongchang in Corea.
In passato, i migliori risultati in ambito sudamericano erano stati ottenuti dalle funambole cilene del freestyle Melanie Kraizel e Dominique Chaco, entrambe terze in competizioni di Big Air. Sul fronte maschile, prima della decisione di Braathen di difendere i colori del Brasile, il migliore piazzamento apparteneva all’argentino Juan Bevereggi, quarto classificato nella gara di Coppa del Mondo di snowboardcross disputata in Cile a Valle Nevado nel settembre del 2001. Allargando il campo ai Giochi Olimpici, l’Argentina può annoverare anche un quarto posto, archiviato nella gara di bob a quattro/cinque dell’edizione di St.Moritz datata 1928.

Gli slalom di Levi, abituale trionfo di Mikaela SHIFFRIN a parte, sono stati caratterizzati da un’inedita vittoria brasiliana, da una sempre più ricorrente seconda posizione albanese e da un terzo posto di un atleta di casa, che mancava all’appello da quasi 18 anni. Al riguardo, va rimarcato come nella sessantennale storia della Coppa del Mondo maschile di sci alpino, solamente tre finlandesi siano riusciti a salire sul podio. Il nome dell’ultimo arrivato, l’emergente ventiduenne Eduard Hallberg, va ad aggiungersi a quelli di Sami Uotila e del pluridecorato Kalle Palander.
Braathen chiaramente è apparso molto “segnato” dall’impresa storica. “Vamos Brasil”, ha gridato alle telecamere dopo la vittoria: «È stato un percorso molto lungo con alcune scelte difficili che ho deciso di intraprendere, consapevole delle conseguenze che avrebbero comportato. Mi sento come se fossi arrivato qui e sono felice di aver superato tutti gli ostacoli che ho scelto di affrontare», ha dichiarato Pinheiro, visibilmente commosso dopo la vittoria. «Un percorso difficile e lungo, ma che è finito al top, ed è successo qui, oggi, a Levi. In definitiva, spero di poter ispirare gli altri a essere se stessi e ad avere il coraggio di seguire la propria strada. È lì che si trova la felicità più grande», afferma Braathen.





