Speriamo che il prima possibile la sorpresa sia un giovanotto italiano. Quando stentano i colossi norvegesi e svizzeri, le nuove note liete arrivano da Finlandia e Gran Bretagna. Peccato che fra le tante novità che si alternano davanti, noi non approfittiamo quando i McGrath, i Kristoffersen, i Meillard e i Feller (per fare qualche nome di big) si attardano. A Levi Eduard Hallberg fa paura: il liungagnone finlandese classe 2003 è maestro nel far correre lo sci limitando agganciamenti frenanti alla neve. Un podio eccezionale, come quello sfiorato per 4 centesimi dall’inglese Laurie Taylor. Se guardi la classifica ci sono tre inglese a punti e due nei sette. Confermano i britannici di essere in slalom una delle squadre in crescita costante.

La squadra azzurra lascia la Lapponia senza un’altra top ten. Dopo il risultato femminile con solo Emilia Mondinelli nelle trenta ma lontana, negli uomini c’è un lampo di luce, un raggio di sole che si specchia su questa collinetta gelata ancora più su di Rovaniemi nel profondo nord lappone. Si chiama Tobias Kastlunger: il marebbano classe ’99 risale dalla 23° piazza della prima sessione fino ad un buon 12° posto. «Sono contento della mia partenza. Una buona gara, soprattutto nella seconda sessione ho trovato fluidità e un’azione efficace. Peccato solo un paio di errori tecnici, ho perso qualche cosa e così al traguardo ero per poco dietro a Feller. Ma nel complesso questa è la strada giusta», fa sapere al termine della gara il ladino. Kastlunger riesce ad interpretare il pendio di Levi, una pista tendenzialmente facile dove non devi sbagliare nulla e dove il muro nella parte centrale presenta qualche insidia tecnica.
Tobias riesce a sciare il più possibile con i piedi per terra, a limitare gli attriti, a scivolare velocemente verso il traguardo. Positivo è proprio il fatto, che si adatta bene quando non ci sono pendenze severe, quelle che sembrano piacere ai nostri. Diciamo bravo a Kastlunger, ma non possiamo accontentarci di un 12° posto. Gli altri fanno fatica. Ci sono i dovuti distinguo come Tommaso Sala che viene da un anno di stop o come Alex Vinatzer che deraglia ma a tratti scia forte e fa ben sperare già dalla prossima gara. Niente da fae per Tommaso Saccardi, Corrardo Barbera e Matteo Canis. Ma il bello dello sci, dello sport, e anche della vita, sta nel fatto che le occasioni per riscattarsi ci sono subito: appuntamento sabato allora in Tirolo a Gurgl per provare a lasciare il segno. Per essere insomma noi questa volta una bella sorpresa





