Due donne, due atlete, due carriere sugli sci. Si chiama “Due vite. Lo slalom parallelo con mia figlia Federica Brignone” il primo libro di Maria Rosa Quario, pubblicato da Edizioni Minerva e in uscita il 5 novembre. È la storia di due vite parallele, unite da una passione in comune e da un amore che, come le grandi discese, conosce curve, cadute e ripartenze. «Non è un libro su Federica, ma sulle nostre due vite. Due carriere, due modi diversi di affrontare il mondo, un unico grande amore: lo sci».
Ninna racconta la crescita sportiva della figlia: i primi sci, le cadute, le vittorie, i momenti di crisi, i trionfi mondiali e olimpici, ma anche la fatica di essere “la figlia di una campionessa” e il percorso di emancipazione che l’ha portata a diventare numero uno al mondo.
«Ho cominciato a scrivere questo libro – spiega Quario – pochi giorni dopo aver lasciato il mio lavoro di giornalista. Avevo voglia di raccontare la mia storia, e quella di Federica, prima che i ricordi svanissero».

Campionessa di slalom, quattro volte vincitrice in Coppa del Mondo, olimpionica a Lake Placid 1980 e Sarajevo 1984, Quario ha vissuto da protagonista una stagione irripetibile dello sport azzurro. Poi, una seconda vita nel giornalismo sportivo, per oltre trent’anni ha lavorato per Il Giornale, Sciare, Infront Sports & Media, seguendo da vicino lo sci. E le imprese della figlia Federica Brignone, classe 1990, vincitrice della Coppa del Mondo generale nel 2020 e 2025 e di trentasette gare nel circuito internazionale.
Diviso in quattro parti – In viaggio, Campionessa per caso, Spettatrice privilegiata, La vita è bella – il libro attraversa sessant’anni di sport e costume italiano, dal boom turistico degli anni Sessanta fino ai giorni nostri, con un tono a metà fra cronaca e memoria personale.
Non mancano i retroscena affettuosi e ironici – le vacanze in camper, i giochi pericolosi, le discussioni e le riconciliazioni – che restituiscono il volto più umano e vero di una madre e di una figlia unite dalla neve e dalla determinazione.
Arricchito da un ampio inserto fotografico in gran parte tratto dall’archivio personale dell’autrice, Due vite è anche un album di memorie collettive. Dalle immagini in bianco e nero delle prime gare a Courmayeur, alle foto di Federica con le tre coppe del mondo vinte nel 2025 fino agli scatti che ritraggono Maria Rosa, Davide e Federica insieme sulle piste.




