La stagione di Coppa del Mondo è alle porte e per Luca De Aliprandini le sensazioni sono positive e gli obiettivi chiari. Dopo un’estate di lavoro calibrato, il trentino si presenta all’appuntamento di Sölden con la consapevolezza di chi ha pianificato ogni dettaglio per essere in forma soprattutto nel momento clou della stagione.
«Sto bene, fisicamente sto bene – ha raccontato in occasione del media day della Fisi – E soprattutto ho tanta voglia di iniziare». Dopo il blocco di allenamenti a Ushuaia, il ritorno sul ghiacciaio di Sölden è servito per ritrovare le sensazioni percepite ad alta quota. «Abbiamo fatto un buon lavoro, erano i primi giorni veri in quota dopo l’Argentina – aggiunge – Non sono ancora al 100%, o meglio, non sono ancora al livello che avevo lo scorso anno a dicembre e gennaio. Mi sento però bene ed è questo quello che conta».
Quest’anno De Aliprandini ha variato un po’ la programmazione. Meno giornate sugli sci rispetto ai compagni, più spazio alla preparazione atletica. Una decisione presa insieme allo staff, con uno sguardo strategico sulla stagione. «Sappiamo che Sölden arriva in fretta, io però ho preferito gestire i carichi. Non mi lascio condizionare: so che anche se non sono ancora al top, con due belle manche posso fare un buon risultato per iniziare bene l’anno».

Dopo una stagione chiusa con il decimo posto in gigante, ma segnata da qualche problema fisico nel finale, Luca ha voluto cambiare qualcosa. «L’anno scorso a febbraio ero un po’ tirato fisicamente. Ai Mondiali ero già malato e ho faticato nelle ultime gare. Quindi abbiamo deciso di sciare meno e lavorare di più in palestra. Sono riuscito a mettere su un paio di chili di massa, una riserva utile per l’inverno. L’anno scorso il top della forma era arrivato tra dicembre e gennaio; quest’anno vorrei spostarlo più avanti, tra gennaio e febbraio».
Un piano che va avanti senza intoppi, all’interno di un gruppo che ha ritrovato motivazione grazie anche al lavoro del nuovo allenatore Mauro Pini. «Con Mauro va alla grande – sostiene Fingerlo – Siamo tutti molto contenti: c’è entusiasmo, lo staff lavora con metodo e passione, da Peter a Davide, fino a Luca Rosi e Rio (Luca Riorda, ndr). È bello, a 35 anni, vedere persone nuove e modi di lavorare diversi da quelli che ho conosciuto finora».

E se l’età porta esperienza, porta anche un pizzico di malinconia con l’annuncio del ritiro di Mathieu Faivre. De Aliprandini lo ammette con un sorriso. «Ho condiviso tante esperienze, anche ai Mondiali. Più passano gli anni e meno restano i compagni con cui abbiamo iniziato questa avventura. Mathieu è uno di quelli: abbiamo fatto praticamente tutta la carriera parallela, dalla Coppa Europa alla Coppa del Mondo. È un peccato che abbia faticato negli ultimi anni, ma deve essere fiero di quello che ha fatto».
La nuova stagione è ormai alle porte, domenica il gigante maschile sul Rettenbach di Sölden, primo atto della Coppa del Mondo 2025/2026. Con grande curiosità nel vedere all’opera la squadra che per una estate intera ha lavorato con il nuovo responsabile Mauro Pini.




