“Mollo tutto e cambio vita”. Emma Wieser, 21 anni di Vipiteno, lo ha pensato per davvero e i suoi sci per un periodo sono rimasti in cantina. Al termine dell’inverno 2023/2024 aveva deciso di smettere, con due nuovi obiettivi all’orizzonte: diventare maestra di sci e studiare medicina a Innsbruck. Si è messa a studiare per il test d’ingresso, ma nel frattempo sua mamma, di nazionalità tedesca, ha provato a esplorare le opportunità oltre confine insieme al tecnico Livio Magoni, che negli ultimi anni aveva seguito Emma.
Presto è però emersa la possibilità di andare a gareggiare per la Germania, ma solo dopo il test d’ingresso Wieser è venuta a conoscenza di questa opportunità. Ci ha pensato, ma in quel momento era ancora molto scossa dall’ultimo periodo. «Ero delusa dalla stagione con l’Italia, pensavo che lo sport non mi piacesse più».
E invece… Invece la mamma ha provato a spronarla, consigliandole a luglio del 2024 di andare ancora una volta in ghiacciaio, a Saas-Fee, per un camp. Ed è lì che ha ritrovato la voglia di mettersi in gioco, di ripartire con rinnovato entusiasmo e di tornare in pista con i colori della Germania, dopo aver indossato quelli dell’Italia.
Nel verso senso della parola, perché Emma è cresciuta in Alto Adige, ha fatto parte del Comitato regionale, poi è entrata nei Carabinieri e in squadra C per una stagione. Dentro-fuori, neanche il tempo di prendere le misure dopo gli anni nel Gran Premio Italia. Motivazione sotto ai piedi, voglia di cambiare ambiente, fino a quel giorno sulle nevi svizzere di Saas-Fee, che hanno rilanciato le ambizioni della sciatrice che ha il doppio passaporto e che oggi fa parte del gruppo di Coppa Europa tedesco.
«Durante la mia breve permanenza nella squadra italiana ho avuto tanti problemi di salute, dal ginocchio alla spalla – dice – Ero delusa perché non riuscivo a mostrare il mio potenziale. A Saas-Fee ho ritrovato la condizione, stavo bene, ero anche libera di testa e ho così deciso di proseguire».

Ha gareggiato con la Germania già nella scorsa stagione, senza fare parte del progetto della nazionale, ma avendo comunque la possibilità di correre in Coppa Europa, poi in primavera è entrata ufficialmente in squadra. «In precedenza avevo fatto tutto con Livio, poi lo scorso anno mi sono appoggiata anche a un tecnico tedesco – racconta – ero osservata e potevo comunque alternami con il gruppo B».
Emma Wieser, che ama l’uncinetto («lo faccio anche tra una manche e l’altra») e leggere sul suo inseparabile Kindle, trascorre moltissimo tempo in Germania, vive vicino a Garmisch che è sede anche del centro della preparazione della nazionale tedesca. «Seguita da un allenatore che allo stesso tempo è preparatore atletico – racconta – Ho trascorso lì tutta l’estate, prima di volare in Argentina».
Adora lo sci, dopo aver provato tanti altri sport come nuoto, atletica, tennis. E le è sempre piaciuta la sfida: «Da bambina ero brava nelle altre discipline e facevo schifo nello sci» dice. Predilige slalom e gigante, ma non disdegna neppure il superG, anche se oggi lo ha abbandonato per concentrarsi sulle tecniche.
I nuovi obiettivi? «Provare a fare il posto fisso in Coppa Europa, puntando sullo slalom – racconta – Poi se arriveranno i risultati, ecco che potrebbero aprirsi le porte per l’esordio in Coppa del Mondo. Sarebbe un sogno che si avvera, ma vedremo durante la stagione. I Giochi? Non ci penso, voglio solo sciare bene e concentrarmi sulla tecnica».
Emma cerca la rivincita e di scalare le classifiche. I primi pettorali della nuova stagione li ha già indossati a Cerro Castor. Tredicesima in slalom, ventiduesima in gigante. Ora attende l’inizio del circuito europeo.




