A pochi giorni dai giganti di Sölden, che tra due fine settimana inaugureranno la stagione di Coppa del Mondo, un grande del gigante ha deciso di appendere gli sci al chiodo. Di cambiare vita e lasciare l’attività agonistica.
È Mathieu Faivre, che ai Mondiali di Cortina d’Ampezzo 2021 era stato capace di laurearsi campione del mondo, davanti all’azzurro Luca De Aliprandini. «Non parlo spesso, ma oggi ho preso la decisione di interrompere la mia carriera di sciatore» – ha detto in un reel pubblicato su Instagram – La decisione non è stata semplice, perché è stata una vita intera dedicata a questo sport e alla realizzazione dei miei sogni di bambino».

Ringrazia tutte le persone che hanno collaborato con lui, nei momenti di gioia e di dolore. Perché la carriera del transalpino ha avuto senza dubbio due facce. La prima quella di un giovane campione in rampa di lancio, capace di conquistare 10 podi in Coppa del Mondo (tutti in gigante) tra il 2016 e il 2021, vincendo in due occasioni. A Val d’Isère nel 2016 e a Bansko nel 2021. Un periodo d’oro, un ciclo che di fatto si è chiuso con un altro grande risultato: il bronzo olimpico nell’edizione dei Giochi di Pechino 2022.
Da quel momento è iniziata la seconda fase, quella di una carriera costellata da difficoltà, punti interrogativi e risultati che non arrivavano più. L’altro volto del suo percorso. Ha cambiato materiali dopo i Giochi, è ritornato indietro sui suoi passi pochi mesi dopo, si è infortunato alla clavicola nel gennaio del 2024. Un lungo calvario, senza più trovare la strada per uscire.

Nella stagione 2023/2024 non era andato oltre il diciassettesimo posto nel gigante di Schladming, nell’inverno successivo appunto il lungo stop e la partecipazione a due sole gare di Coppa del Mondo. Nel 2024/2025 neppure una qualificazione alla seconda manche e la necessità di scendere in Coppa Europa per ritrovare punti. Mai arrivati. Dopo i Campionati nazionali di Méribel (sesto posto) e le gare militari di Pampeago (quinto) la Federazione francese lo ha escluso dai quadri delle squadre nazionali.
Ed è lì che la strada verso un ritorno ad alto livello di Mathieu Faivre si è fatta sempre più ardua. Una estate di silenzio, di riflessione, poi l’annuncio del trentatreenne di Nizza, che nel 2010 aveva vinto anche il titolo mondiale Juniores.
«Mai, quando disegnavo tracciati di gigante sui miei quaderni di scuola, avrei immaginato che lo sci mi avrebbe portato così lontano. Grazie a questa fiamma, il percorso è stato incredibile». E sui social, tanti applausi alla sua carriera.




