Lo Sci Club Mellau (Skiverein Mellau in tedesco) ha di recente compiuto 90 anni. Fondato nel 1935 nell’omonima cittadina del Vorarlberg, nell’Austria occidentale, lo SV Mellau ha pubblicato per questa occasione un interessante volume (“Tracce di neve”) nel quale sono raccolte storie e brevi racconti personali dei vari sciatori che hanno fatto la storia dello sci club. In Austria si sta parlando soprattutto di ciò che ha scritto Christian Greber, velocista che vinse una volta in Coppa del Mondo, il 28 dicembre 2001 sulla “Stelvio” di Bormio, in discesa libera.
Greber, che come tanti altri sciatori della zona ha cominciato a fare attività sulle nevi di Kitzebühel, è figlio d’arte. Anche il padre Josef, infatti, sciava a buoni livelli. «Per motivi familiari e le difficoltà economiche dell’epoca, non gli è stato possibile intraprendere la carriera sciistica. Cercò quindi di rendere possibile a me ciò che gli era negato», racconta “Kitti” Greber.
Divenuto uno sciatore di Coppa del Mondo, Christian “Kitti” Greber presto si rivela uno dei migliori al mondo nelle discipline veloci. Sesto in discesa ai Giochi Olimpici di Salt Lake City 2002, Greber sembra all’apice della carriera quando, sul finire di quello stesso anno, nell’ottobre 2002, incappa in una grave caduta. Accade in allenamento, mentre va a tutta velocità. Fin da subito la caduta lo «ha già estremamente traumatizzato e ho dovuto lottare enormemente con ciò che ho vissuto, anche settimane dopo i fatti. Per non parlare della gravità dell’infortunio» ricorda Greber.
L’infortunio, infatti, si rivela subito «così grave che ho lottato per sopravvivere in cima al ghiacciaio di Pitztal. Già lì ho visto verso l’aldilà» ha scritto Greber nel libro “Tracce nella neve”. Pochi giorni dopo si sarebbe dovuto sposare con la sua compagna Conny, con la quale già aspettavamo un bambino. Il ginocchio sinistro di Greber era davvero malconcio: «Ho avuto davvero a che fare con la paura di non farcela, di non riuscire a tornare in valle, di non vedere mio figlio».




